Flap: Trees Are Talking While Birds Are Singing

Da Padova con amore. Per il post-rock e per i ritmi mathematici. Per soddisfare gli irriducibili cultori della musica strumentale tanto in voga sul finire degli anni '90. E non solo

Flap

Trees Are Talking While Birds Are Singing

(Cd, Matteite/In The Bottle)

post-rock


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flap-1Alla terza prova discografica in dieci anni di vita, i padovani Flap continuano imperterriti a dispensare post-math-rock così come si usava a fine anni ’90 e così come continuano a suonare gli Explosions in the Sky.

Poco ci importa se ha ancora senso o meno continuare a suonare ‘sta roba oggi, qui ed ora.

Ci importa invece che i Flap in circa 30 minuti riescono a farci salire su un otto volante di emozioni. Trees Are Talking While Birds Are Singing è un disco ben suonato e ben arrangiato. Ma non perfetto. E non per questo meno bello.
Parte in quinta con Alice e subito perde colpi con un paio di pezzi davvero troppo granitici, anche se funzionali all’economia dell’intero lavoro. Ma è un attimo. Fermo 2, in cui interviene alla voce Bobby Corn (in verità reiterando una sola frase), è una ballata  sincera, romantica, ipnotica: da brividi. E il resto dell’album regala altrettante emozioni, seppure di natura diversa.
Thriller Jackson Brother non smette mai di sorprenderci nei suoi tredici minuti di durata, mentre News From The Broken World ci lascia con la sensazione di aver appena ricevuto in ugual misura baci, carezze e schiaffi, tutti in pieno volto.

Insomma, un album con molte luci e qualche ombra, un po’ fuori dal tempo, ma che lascerà pienamente soddisfatti i cultori del genere.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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