Dirty Projectors + Bjork: Mount Wittenberg Orca

I Dirty Projectors e Bjork ci portano con loro nelle profondità oceaniche, per sconfiggere l'inquinamento a suon di musica

Dirty Projectors + Bjork

Mount Wittenberg Orca

(Ep, Domino)

indie, experimental

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Dirty Projectors-Bjorkrecensione-Mount-Wittenberg-OrcaQuando la musica mette il suo potere al servizio della natura nasce un progetto come Mount Wittenberg Orca.

Il tutto ha inizio dalla collaborazione tra i newyorkesi Dirty Projectors e Bjork con lo scopo di raccogliere fondi da stanziare alla National Geographic Society per la salvaguardia della flora e della fauna oceanica.

La band di Brooklyn e l’artista islandese si ritrovano un po’ per caso, un po’ per divertimento sullo stesso palco durante un concerto di beneficenza in un negozio di libri a New York nel 2009. Poi decidono di incidere i brani cantati dal vivo e lo fanno al Rare Book Room di Brooklyn.

I sette pezzi che compongono l’Ep, scritti dal frontman dei Dirty Projectors David Longstreth, sono ispirati alla vista di una famiglia di balene nell’oceano davanti la costa di San Francisco. Il brano di apertura, Ocean, ci fa immergere subito nelle profondità oceaniche con i suoi vocalizi che imitano i suoni delle balene. Le canzoni sono cantate quasi acappella, con un paio di interventi di chitarra e l’accompagnamento minimale di piatti e tamburi. La voce portante è quella inconfondibile di Bjork che fa la parte di mamma balena, accanto a lei in coro i membri dei Dirty Projectors che invece danno voce ai suoi piccoli.

Un album fresco e nuovo per sonorità e propositi, che merita un plauso per la generosità d’intenti. Mount Wittenber Orca è disponibile solo online con un’offerta minima di sette dollari, uno per ogni canzone.

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Antonietta Frezza
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"Without music life would be a mistake." - Friedrich Nietzsche

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