Desert Twelve: recensione disco omonimo

Desert Twelve: un debut album in stile hard-rock con sfumature psichedeliche inaugura la seconda parte della carriera artistica di Gabriele Finotti.

Desert Twelve

s/t

(Orzorock Music)

hard-rock, psichedelia

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I Desert Twelve sono la nuova creatura musicale di Gabriele Finotti, membro fondatore dei Misfatto, band piacentina attiva fin dagli anni ’90. Il loro omonimo album di debutto nasce con l’idea di creare un ponte tra il passato e il futuro di questo artista, incentrato su sonorità hard-rock dalle sfumature psichedeliche.

I 6 pezzi originali, più una cover di In the air tonight di Peter Gabriel, che compongono Desert Twelve sono dei piccoli ‘poemi epici’ a sé. Nei 5-7 minuti di ogni brano prende vita una storia, fatta di cambi di genere e di momenti strumentali, che sottolineano l’andamento del testo e delle emozioni che lo accompagnano. Una sezione ritmica di tutto rispetto sostiene la chitarra in tutte le sue declinazioni, con la voce femminile a caratterizzare questo nuovo orizzonte artistico, nel quale un rock dalle tinte hard e blues va a braccetto con la psichedelia, con un tocco shamanico inteso a portare l’ascoltatore in un’altra dimensione.

Insomma, un debutto di tutto rispetto nel quale emerge chiara la bravura dei singoli componenti del gruppo e che segue una direzione ben delineata dall’inizio, senza troppe sorprese. Desert Twelve condurrà inoltre alla pubblicazione di “Una seconda vita”, quarto libro di Finotti.

https://www.facebook.com/desertwelve

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Simona Fusetta
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