Andrea Lorenzoni: la recensione di Felsina Ribelle

Terzo album per il bolognese Andrea Lorenzoni, Felsina Ribelle: 8 storie che lasciano il segno tra luci ed ombre di un ricordo legato ad una relazione finita.

Andrea Lorenzoni

Felsina Ribelle

(New Model Label)

canzone d’autore

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Felsina-ribelle-_-Andrea-LorenzoniIl bolognese Andrea Lorenzoni dopo l’esperienza con i Divanofobia ha realizzato due raccolte di poesie e con Felsina Ribelle è al suo terzo disco solista, elaborando in casa durante la pandemia otto canzoni dal taglio cantautorale “che raccolgono i sedimenti di una separazione amorosa e di un conflitto fra sé e i propri sentimenti”. Un artista che ha voglia di raccontare, utilizzando testi diretti su atmosfere rockautorali.

Queste percezioni affettive vengono espresse da subito nella prima traccia Distante, che racconta di un amore finito, quasi nostalgico di quei problemi di coppia quotidiani che hanno portato alla rottura di una relazione. Suoni pieni di distorsioni su un cantato semplice e lineare che scivolano sui muri bolognesi dove si è consumata questa storia.

La mancanza di questo rapporto si rende evidente ancora in Gigante, brano introdotto da una tastierina dal suono non proprio brillante che si concentra sulla mancanza di trasparenza di un rapporto, contrasti che mostrano il lato illusorio e utopistico di una relazione duratura che lasciano intimità all’ascoltatore, libero di approcciarsi a più profonda lettura attraverso gli altri brani.

Storie di cui ognuno può ritrovare le proprie relazioni mai del tutto dimenticate: Felsina Ribelle è composto da otto brani cinematici che fluttuano abbastanza fedeli al proprio suono, una sequenza di suggestioni in cui Lorenzoni suona e canta da solo all’insegna di una personale ibridazione tra cantautorato, rock e pop.

Canzoni che sgorgano anche su alcuni temi come il lavoro (Diritto) in cui “La società fiorisce col lavoro nella misura in cui fa stare bene”, la propria salute mentale (Psiche) in cui c’è il rischio che, tirando troppo la corda, ci si può levare l’armatura davanti a tutto il mondo sfociando in violenze, ed infine Essere invita a guardarsi dentro prima di apparire all’esterno per quello che non si è.

Andrea Lorenzoni costruisce le liriche attorno alla misura dell’endecasillabo. Sullo sfondo di queste canzoni, di queto rapporto andato alla deriva, c’è Bologna, con la sua via Emilia, uno sguardo sui distributori di benzina, i camion rumorosi, baristi e prostitute, semafori e saracinesche che costituiscono un flusso di immagini stabili di cui innamorarsi.

Sito web: www.andrealorenzoni.it

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Luca Paisiello
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