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Aedi: Polish

Secondo ep per la band marchigiana, che dimostra di aver raggiunto la giusta maturità per dare alle stampe il primo album

Aedi

Polish

(Cd, Elevator Records / Jestrai)

pop, rock

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Aèdi-PolishCome molte band emergenti (ma non solo…ricordiamo il caso Radiohead con In Rainbows), ai tempi del loro primo ep The adventures of Yellow gli Aedi hanno sposato la causa del download gratuito. Scelta che si rivela sempre azzeccata, almeno dal punto di vista del marketing, perché permette di dare visibilità alla musica e perché no? di trovare i contatti giusti con un’etichetta, puntando così alla realizzazione di un album.

Rispetto al primo ep, che avevo già avuto la fortuna di sentire, in Polish questa band di Macerata dimostra una crescita, che li ha portati a sviluppare un sound più pop-rock che folk-pop Rimangono forti le influenze di cantanti come Kate Bush e Tori Amos, ma questa volta quasi esclusivamente per il timbro della cantante Celeste Carboni, elemento distintivo e peculiare di questo quintetto.

Le quattro tracce qui proposte dimostrano di avere una loro identità, pur rimanendo consapevoli delle forti influenze esterne, riconducibili a gruppi come U2 e Coldplay. I testi e la parte musicale sono sapientemente curati, riflesso dell’attenta ricerca che questo gruppo ha dedicato alle sonorità, apparentemente d’atmosfera (come in My perfect home), ma pronte a variazioni improvvise che tendono al rock (come Flower moon dolls, forse la traccia più bella e coinvolgente), per movimentare un ritmo mai banale.

Ascoltando questo secondo ep degli aèdi non posso far altro che lodare la loro continua crescita, che poco alla volta li sta portando a trovare la propria strada ed un sound unico. Continuando ad insistere sugli evidenti ed innegabili punti di forza a disposizione e mettendo a punto quelle inezie che ancora non convincono a fondo (a volte l’incredibile perfezione di Celeste rischia di creare una frattura con l’ascoltatore, che percepisce uno scarso coinvolgimento emotivo nello svolgimento del brano), saranno presto pronti per dare alla stampe un album interessante, a riprova del fatto che la musica italiana ha ancora molto da dire.

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