Miro Renzaglia: Fabrizio De Andrè

Fa parte della collana Maledetti Poeti il volume Fabrizio De Andrè, di Miro Renzaglia; si tratta dell’analisi dei suoi pre-testi, ovvero le sue fonti, le ascendenze di gusto e di stile

Miro Renzaglia

Fabrizio De Andrè

(Circolo Proudhon)

pp. 140, € 13,00

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Fa parte della collana Maledetti Poeti il volume Fabrizio De Andrè, di Miro Renzaglia.

L’idea di base è la conoscenza e l’approfondimento dell’opera del cantautore genovese attraverso l’analisi dei suoi pre-testi, ovvero le sue fonti, le ascendenze di gusto e di stile.

Dai Vangeli Apocrifi a Jacopone da Todi, da Aristofane a Olindo Guerrini, Renzaglia ha compiuto un lavoro certosino, appassionato e appassionante per andare alla radice della poetica di De Andrè.

Il volume, meno di 150 pagine, è allo stesso tempo esaustivo e anti-celebrativo; nel senso, che non si tratta dell’ennesima esaltazione delle qualità – indiscusse – di De Andrè, ma di un lavoro di studio dell’humus culturale e letterario su cui s’è poggiata la sua poetica, un’analisi quasi scevra da giudizi di valore.

Direttore del magazine Il Fondo, Miro Renzaglia ha fatto un lavoro pregevole e degno di attenzione sia ai fan di Fabrizio De Andrè e sia a chiunque voglia seriamente studiare/capire i travasi culturali tra letteratura e musica. Perché, a dispetto di quanto cantava Bennato, non sono solo canzonette.

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Massimo Garofalo
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Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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