Tacobellas: recensione di Boobsbumps

Il power duo modenese Tacobellas torna con un album che ronza nella testa come una mosca fastidiosa, ma resta nella mente come una divertente filastrocca.

Tacobellas

Boobsbumps

(Tafuzzy Records/Koe Records/La Barberia Records/Crass Lips Records)

post punk, alternative

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Le Tacobellas sono un power duo della provincia di Modena, formato da Valentina Gallini e Greta Lodi. Attive dal 2018, portano in scena sonorità spigolose e taglienti che risentono dell’influenza delle band riot girl anni Novanta, ma anche del post-punk, il tutto condito da ironia trash e una buona dose di sfacciataggine. Boobsbumps è il loro secondo lavoro, nel quale riversano tutta la loro vita e le loro emozioni.

Al pari delle produzioni precedenti, anche Boobsbumps è suonato, registrato e prodotto dalla band, che un po’ per necessità, un po’ per volontà, ama il DIY. E anche questa volta hanno cercato suoni ancora più graffianti e fastidiosi, per trasmettere il proprio disagio verso la società, ma anche raccontare la loro parte più intima, fatta di depressione, solitudine e fratellanza.

Ne è nato così un disco estremamente diretto, esplicito e ammiccante, fatto di chitarre grezze che si perdono in loop e batterie martellanti, synth e tastieroni, cambi e crescendo che esplodono e implodono, e brani in bilico tra la voglia di pogare sotto palco e un andamento dark e sensuale più conturbante.

Il nuovo lavoro delle Tacobellas è la riconferma del talento di queste due ragazze, che sanno farsi largo sulla scena musicale con il loro personalissimo sound irriverente, scanzonato e fieramente orgoglioso delle proprie imperfezioni.

 

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Simona Fusetta
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