Therapy?: Cleave

Cleave è un grande disco, scritto e suonato da una band onesta e sincera. Fin quando esisteranno gruppi come i Therapy?, il rock potrà ancora godere di buona salute.

Therapy?

Cleave

(Marshall Records)

alternative rock

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recensione Therapy?- CleaveI Therapy? sono ciò che di più integerrimo esiste nel panorama rock mondiale. Sulla scena da quasi trenta anni, i nord irlandesi hanno realizzato sempre dischi onesti, puri e poco inclini ad una facile commercializzazione. Anche quando erano al massimo della fama, ovvero a metà anni 90 durante il periodo Troublegum e Infernal Love, la band di Andy Cairns ha sempre resistito alle vane tentazioni ed ai soldi collegabili al facile successo.

Sopravvissuti al cambio di batterista (Fyfe Ewing rimane insostituibile) ed ad un periodo in cui hanno anche suonato come quartetto, i Therapy? sono ancora qui che realizzano dischi di qualità.

Dopo un normale periodo di appannamento, c’erano stati grandi segnali di risveglio con il precedente Disquiet che aveva fatto ritornare alla mente proprio i lavori di metà novanta, quando pezzi come Nowhere andavano in rotazione fissa su MTV.

Con Cleave la musica non cambia. Chris Sheldon è nuovamente alla produzione e le sonorità sono tipicamente anni 90. Basta ascoltare la opener Wreck it like Beckett per capire che l’ispirazione è tornata quella di un tempo. Batteria martellante, chitarre cattive e ritornello che si fissa in testa da subito.

Altro giro, altra corsa ed ecco il nuovo singolo Kakistocracy, il cui testo è un’invettiva contro le politiche attuali che si vedono nel mondo. Siamo sicuri che questo brano, che è sulla falsa riga dei tormentoni firmati Cairns, farà sfracelli durante i concerti.

Callow ha un arpeggio melodico per poi partire a 100 allora, denotando un nonché di malinconico nel chorus. Con Expelled è il basso a fare da traino ad una canzone che esplode immediatamente.

Il gruppo è in grande forma. Cairns, che durante la settimana passa una giornata completamente steso nel letto per combattere la depressione, è sempre il solito istrione. Arrabbiato, ironico e sostanzialmente troppo intelligente per non capire che la formula più semplice per decretare il successo e la sopravvivenza della sua band deve basarsi su canzoni di impatto, dove la melodia ha il suo punto di riferimento (vedi Crutch e Success? Success is survival).

Il disco si chiude con la cadenzata Sunshine che nulla aggiunge a quanto di buono ascoltato con il solito coro melodico a fare da struttura portante.

Alla fine dei conti, Cleave è un grande disco, scritto e suonato da una band onesta e sincera. Fin quando esisteranno gruppi come i Therapy?, il rock potrà ancora godere di buona salute.

 

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Francesco Brunale
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