The King’s Band: Antichrist

The King's Band esce con Antichrist e cerca di riportarci nei dorati anni '80, ma noi resisteremo, ne sono sicura

King’s Band

Antichrist

(EP, Autoproduzione)

glam, hard rock

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The King’s Band sono in realtà un progetto solista, che vede il cantante/fondatore circondarsi da musicisti ogni volta differenti.

L’EP Antichrist è composto da 6 canzoni, di cui 3 erano già comparse su un precedente demo.

Antichrist -un altro anticristo! Non ne possiamo più-  è chiaramente ispirato al glam e street metal anni ’80, e il cantante Karlage King cerca di rifarsi all’Axl Rose di Appetite For Destruction.

E qui casca l’asino: se i turnisti fanno bene il loro lavoro, in particolare il chitarrista, è proprio l’apporto del creatore del progetto che penalizza il risultato finale.

Io stessa, che provo una malsana passione per i Guns ‘N Roses, dico che basta: basta con le bitches, basta con i motti come Death Or Glory, basta con il sesso come unica ragione di vita.

Hanno fatto più caduti gli anni ’80 che la polio.

Tolta la voce, si tratta di un glam rock, a tratti punkeggiante, con poche idee e suonato dignitosamente.

Ma non basta fare una introduzione di pianoforte (Trip In The After Life), o rinforzare ritornelli poco incisivi ripetendoli e sottolineandoli con la linea di chitarra.

E poi, per cantare le strofe velocemente come Axl Rose, bisognerebbe conoscere molto bene l’inglese.

Ne conosco anch’io di miei coetanei, che affascinati dal loro stesso faccino smunto o torso asciutto, sperano di ripercorrere i fasti dei loro beniamini, più interessati ad un ipotetico after show che alla musica in sé. E mentre continuano e chiedere ai loro saltuari compagni di viaggio di trovarsi un look migliore, qualcuno dovrebbe dir loro di prendere qualche lezione di canto.

Non mi ha fatto ridere – cit Elio E Le Storie Tese.

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Dafne Perticarini
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