Terzo Livello: The Silent City

Un buona produzione per un classico rock potente e raffinato che però avete già sentito prima... e che non vi lascerà senza fiato

Terzo Livello

The Silent City

(CD, Copro Records)

rock

________________

terzo-livelloLe campagne di marketing alle volte sono come delle vere e proprie campagne di guerra o d’amore: nel primo caso per conquistare un territorio o una popolazione, nel secondo per conquistare l’amata. Nel marketing le due classi coincidono. Come si sa, in amore e guerra tutto è concesso. Ma bisogna stare attenti.

Il disco dei Terzo Livello, The Silent City è un buon disco di rock che si snoda tra il progressive nuova generazione e l’hard rock melodico.

Il livello di emotività però è statico, non ci sono picchi emotivi, e quando ci sono (Lost) si perdono poi nella banalità, ed è un peccato.

Ci sono anche dei punti dove il suono (Happy Birth Man) scivola pericolosamente verso sonorità più vicina ai nuovi rockettari melodici italiani (Renga e company) che ai Porcupine Tree.

Tutto sommato il disco è onesto e ben prodotto…  se solo nel loro sito non avessero scritto (in inglese) : “Qualcosa che non avevate mai sentito prima… intenso e melanconico… che vi lascerà senza fiato”.  In realtà sono tutti suoni già abbondantemente sentiti ed anche le tematiche trattatte sono al limite del trito e ritrito.

Effettivamente una cosa non l’avevo mai sentita: una bella voce ma una pronuncia inglese molto approssimativa. Io non ho niente contro chi canta in inglese pur essendo italiano, anzi ben vengano. Però deve essere inglese con la pronuncia perfetta, magari anche con un bell’accento non puro, ma sempre inglese. Lo so, è una polemica che si trascina da anni, da prima che iniziassi a scrivere di musica e non ne usciremo mai con una risposta che soddisfi tutti.

Una cosa positiva la trovo nella strategia di mercato che hanno adottato, con la scelta di creare un piccolo mistero intorno all’ultima traccia del disco che pare porterà verso l’inaudito, tantissimo materiele inedito dei Terzo Livello. Non è che non l’abbia mai fatto nessuno, però credo che sia in ogni caso una strategia corretta per vendere dischi: se compri il disco, ti regalo un sacco di belle cose. Questo mi piace molto, moltissimo.

Gli ultimi articoli di Antonio Viscido

Condivi sui social network:
Antonio Viscido
Antonio Viscido
Articoli: 101