Savas: Purpurea

Dopo quasi 10 anni i Savas non sono ancora riusciti a trovare la loro dimensione, la Rock band è ancora nel limbo artistico e non accenna a scalare posizioni con il suo Purpurea

Savas

Purpurea

(Cd, M&M)

indie rock

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savas-purpureaPrima un po’ di cenni biografici: i Savas nascono nel 2003 da un’idea di Giovanni Menchelli, Simona Borghetti  e Simone Franceschini a La Spezia, in Liguria.

Da dogma artistico suonano un indie rock molto piacevole ma loro non vogliono etichette e così si definiscono solamente “Rock”, il discorso tiene anche perché il loro sound è vario, soprattutto nel nuovo Cd: Purpurea.

L’album è pretenzioso, quasi arrogante perché impone una melodia che non regge il tempo, non scorre velocemente: sono appena 4 le tracce ma sembra essere passata un’eternità dopo averle ascoltate. In pieno stile rocker le canzoni sono lunghe, hanno una media superiore ai 5 minuti, ma non è questo il problema anche perché November Rain dei Guns ‘n’ Roses dura oltre 8 minuti ma la si ascolta che è un piacere, no?, il problema è che non sono i Guns ‘n’ Roses.

Le  difficoltà sono proprio alla base: non si capisce ciò che dicono, il suono è distorto, io stesso all’ascolto di Digitale Purpurea, prima traccia del disco, ci ho messo un po’ a capire che fosse in italiano.

Ne Sono in volo invece partono con un buon intro e poi si perdono, da salvare è Vivi invece, che è veramente ben fatta.

I Savas sono arrivati quasi ad un decennio di attività, non sono la classica boy band giovanile che vive l’estate rock e poi fortunatamente si dilegua e non sono il grande complesso che infiamma le folle, abitano in quel limbo che dovrebbe essere debellato.

Nota positiva è il sito, molto ben fatto, molto ben pensato, che offre la possibilità di ascoltare le loro canzoni in tranquillità.


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