Pellicans: Dancing Boy

Se siete un pò dei nostalgici del vecchio reggae in voga negli anni '70 e di un sound contaminato da differenti sonorità, i Pellicans fanno al caso vostro. Il loro secondo album Dancing Boy mette in mostra un sound completamente differente rispetto a quello in voga nel reggae odierno

Pellicans

Dancing Boy

(Cd, Lady Lovely)

reggae

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Pellicans- Dancing BoySe siete un pò dei nostalgici del vecchio reggae in voga negli anni ’70 e di un sound contaminato da differenti sonorità, i Pellicans fanno al caso vostro. Il loro secondo album Dancing Boy mette in mostra un so
und completamente differente rispetto a quello in voga nel reggae odierno. E quindi oltre ad un pò di operazione vintage-nostalgia, che non guasta mai, i Pellicans spaziano dalla musica indie al soul al r’b unendola alla musica reggae. Un’operazione per certi versi interessante, che lascia l’ascoltatore stupito dalla varietà di sonorità che vi può ritrovare.

Si inizia con Dancing Boy, la canzone che da il titolo all’album, un indovinato mix di reggae e soul anni ’70 assai convincente.

Vampire si caratterizza per un sound incalzante e accattivante.

He Cannot Handle It e But He Can Dub It sono un dub-reggae coinvolgente al punto giusto, ideali da ballare. La particolarità è che le due tracce sono interconnesse tra loro, con But He Can Dub It  che è una sorta di prosieguo strumentale.

Riuscitissima A Last Gaze Of My Dad, un classico reggae da spiaggia rilassante, con echi di Waiting in vain di Bob Marley e le sonorità tipiche degli anni ’70.

Molto Marliana A Word Up There con la presenza del coro.

 Short Circuit e Short Dub sono anch’esse un dub-reggae con la seconda che è un appendice quasi tutta strumentale della prima.

Turmoil è un convincente mix di sonorità indie-rock che si fondono con il reggae.

It’s Raining invece è un altra buona fusione tra reggae e r’b così come Move On vede il reggae entrare in contatto con un sound tipicamente più rock.

Generalmente oggigiorno molti artisti ricercano un sound nuovo o seguono le tipiche sonorità del momento. Invece è da apprezzare il tentativo, riuscito con buoni risultati, dei Pellicans. Decisamente sono in pochi a recuperare le vecchie sonorità del passato, così come in pochi decidono di contaminare sound così differenti tra loro. Un bravi e un complimenti per il coraggio.

 

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Matteo Valeri
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