Nico Sambo: Ognisogno

Avete disturbi del sonno e soffrite di insonnia? Allora niente valeriana né foglie di tiglio, il rimedio è ascoltare il Nico Sambo di Ognisogno!

Nico Sambo

Ognisogno

(Cappuccino Records)

canzone d’autore, pop

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nico-sambo-ognisognoAvete disturbi del sonno e soffrite di insonnia? Allora niente valeriana né foglie di tiglio, il rimedio è ascoltare Ognisogno! No, non è uno scherzo… Ognisogno è l’ultimo lavoro di Nico Sambo, cantautore livornese classe ’79. Basta ascoltare le prime due tracce dell’album che già si deduce la strada intrapresa dal polistrumentista, ovvero quella della ninna nanna.

Già il titolo dell’album, Ognisogno, porta verso questa direzione, verso l’onirico, verso il surreale, verso un mondo che esiste solo nei sogni. E forse, proprio per questo motivo, l’ascoltatore viene volutamente spinto nel torpore della notte.

Ognisogno è un disco introspettivo, è l’esplorazione dell’io di Sambo, un io fatto di conscio ma soprattutto di subconscio, della vita vissuta soltanto nei sogni. Sogni qui rappresentati dall’utilizzo smisurato del pianoforte ma anche delle fisarmoniche, del basso e delle chitarre.

Perché Nico Sambo abbia abbandonato le sonorità elettroniche dei tre album precedenti non è dato saperlo, l’unica cosa certa di questo disco è che si rivela un passo indietro rispetto al lavoro svolto finora dal cantautore.

Le dieci canzoni che compongono l’ultima fatica di Nico Sambo segnano non una maturità, ma bensì una vecchiaia anticipata dell’artista, che preferisce utilizzare suoni vecchi e già sentiti, rinunciando e rifiutando i ritmi innovativi utilizzati nei precedenti album. Questo senso di senilità e di arrendevolezza verso la vita, si percepisce anche nei testi stessi come ad esempio in Arrivedeci mai.

Sambo è un artista scontento, consapevole del fatto non troverà mai ciò che cerca, ma il bello del viaggio è forse proprio questo, come racconta ne La Stazione, ma che è anche conscio dell’incomunicabilità nei tempi moderni (Connessioni instabili).

Un po’ di serenità invece, soprattutto dei rapporti privati, si può trovare in canzoni come Al mio risveglio e Lo sai che. I testi, scritti a quattro mani con l’aiuto di Lucio Tirinnanzi, sono carichi di assonanze e di rime, ma troppo spesso cadono nella filastrocca e nella cantilena.

Con Ognisogno, Nico Sambo è caduto nella banalità e ovvietà che purtroppo è frequente nella canzone pop italiana, non seguendo le sonorità più elettroniche e rockeggianti dei lavori precedenti. Peccato.

 

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Laura Cirilli
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