Lunatic Soul: Impressions

Mariusz ci prova ancora! Lunatic Soul è il solo project del cantante e frontman dei Riverside, Mariusz Duda, e Impressions è la colonna sonora dei nostri momenti di pausa di riflessione

Lunatic Soul

Impressions

(Cd, Kscope)

experimental, progressive rock, ambient

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Lunatic Soul- ImpressionsLe Impressions di Lunatic Soul non sono altro che le colonne sonore dei nostri momenti di riflessione.

Mariusz Duda è un vocalist e bassista polacco meglio conosciuto per la sua posizione nella band dei Riverside. Nel 2008 pubblica il suo primo album da solista intitolato Lunatic Soul e ripete l’esperienza pubblicando nel 2010 un secondo album dal titolo Lunatic Soul II.

Impressions, il terzo album della serie, è una collezione di suggestive composizioni strumentali, prive di testo ma arricchite da occasionali parti vocali che lo stesso artista definisce “somiglianti alla colonna sonora di un film o videogame”.

Le prime otto tracce prendono tutte il nome dell’album e sono distinte soltanto dai numeri romani. In Impression I si ha un forte senso di desolazione, una tensione da film horror e parti vocali simili ad un lamento. Impression II si apre con dolci armonie alternate da ritmi lenti e veloci ma termina con il suono dell’elettrocardiogramma… piatto: fine dell’esistenza. Impression III e IV introducono suoni che evocano il tramonto, l’acqua e il vento. Impression V riprende i toni della prima traccia ma con ritmi incalzanti e cupi. Impression VI e VII richiamano immagini di routine giornaliera con armonie cadenzate e monotone come quelle di un orologio, una catena di montaggio o il passaggio di un treno. Con Impression VIII si ritorna alle note sensuali ed intimiste delle tracce precedenti. La nona e la decima traccia, Gravestone Hill e Summerland, sono il remix delle versioni proposte negli album precedenti, rispettivamente in Lunatic Soul II (White Album) e Lunatic Soul (Black Album).

Nell’insieme Impressions si presenta come una serie di armonie e arrangiamenti caratterizzati da tensione, suspense e malinconici suoni di pianoforte, glockenspiel, ukulele e guzheng. La coinvolgente musica intimista di Duda ci trasporta in un viaggio affascinante dove si ha l’impressione che l’artista, in questa sua personale sperimentazione, voglia lanciare un messaggio: quello di fermarsi un attimo a riflettere, un invito a prendere fiato per assaporare le cose più belle della vita.

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Sonia Mengoni
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