Ivan Mihaljevic & Side Effects: Destination Unknown

Dai Balcani arriva Ivan Mihaljevic, nuovo talento della sei corde al servizio del metal

Ivan Mihaljevic & Side Effects

Destination UnKnown

(Cd, SG Records)

metal

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IvanMihaljeviceSideEffectsDestinationUnknownIvan Mihaljevic è un giovane guitar hero croato che arriva alla nostra attenzione con il suo nuovo disco Destination Unknown. Il ragazzo è sicuramente dotato e il suo talento ricorda quello di leggende dello shredding come i vari Satriani, Gilbert e soci.

In Destination Unknwon, Ivan non si occupa solo di inondarci di note con la sua Fender, ma canta, mixa e produce personalmente tutti i brani. Il risultato, ci spiace dirlo, non è dei migliori. Certo, la qualità generale è sufficiente e perfettamente passabile nello scenario mainstream del heavy metal, ma si sente disperatamente la mancanza di personalità.

Il giovane talento balcanico, infatti, nel fare tutto da solo, forse per dare il massimo della personalità alla sua musica, finisce per creare l’effetto contrario, rendendo tutto decisamente piatto e banale.

In buona sostanza, sebbene Ivan Mihaljevic dimostri di avere talento da vendere, non riesce a convincerci né nel comparto vocale, né in quello del songwriting. Piuttosto che un lavoro originale, ci sembra di ascoltare una raccolta di tributi: ai Deep Purple, ai Dream Theather e a Joe Satriani.

Mihaljevic sembra quindi ricadere in un cliché comune a gran parte dei chitarristi tecnicamente superdotati: l’eccessivo amore per sé stessi e per la propria capacità tecnica, li porta a trasformare ogni pezzo in una autocelebrazione dove l’ascoltatore più che esserne coinvolto è chiamato ad esserne solo spettatore.


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