Elizabeth The Second: Two Margaritas At The Fifty Five

Per gli amanti delle sonorità brit rock e indie, assolutamente imperdibile è Two Margaritas At The Fifty Five, l'EP d'esordio dei Elizabeth The Second.

Elizabeth The Second

Two Margaritas At The Fifty Five

indie rock

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Elizabeth The Second- Two Margaritas At The Fifty Five-recensioneUn esordio col botto quello dei padovani Elizabeth The Second col loro primo EP Two Margaritas At The Fifty Five.

Sonorità indie rock, che sembrano giungere direttamente dalla terra d’Albione e, che portano impressa una forte personalità internazionale. Già dalla traccia d’apertura No One Cares, primo estratto da questo lavoro, sembra di entrare nell’universo di band come quelle di The Fratellis, The Libertines e via col viaggiare in bilico fra gli anni ’90 e i primi anni del nuovo millennio.

Nonostante le sonorità siano molto riconducibili a svariati influssi, lo stile resta però personale e ben evidenziato dal carattere vocale del frontman Ben Moro.

Più old style e grintosa la seguente Mickey, mentre Yesterday I Was 20 strizza l’occhio a sonorità più classiche in ambito brit rock, con la voce di Moro che ricorda vagamente quella di James Bradfield dei Manic Street Preachers.

Soho ci porta non solo col titolo nel quartiere degli artisti di Londra e rende impossibile lo stare fermi.

Le influenze in bilico fra il dub e i Clash della conclusiva Gimme One Euro chiudono alla grande un esordio più che convincente che ci fa sperare di avere presto un album intero dalla band veneta.

Davvero bravi e convincenti!

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Fabio Busi
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