Cassia Street Disturbers: Illusionary Tree

Dopo un breve passato da cover band, i Cassia Street Disturbers decidono di cimentarsi nell’impresa di comporre materiale inedito. Nasce così l’EP Illusionary Tree

Cassia Street Disturbers

Illusionary Tree

(Autoproduzione)

rock

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Cassia Street Disturbers- Illusionary TreeI Cassia Street Disturbers sono una band di Viterbo nata in epoca abbastanza recente dall’incontro di due esperienze musicali. Dato che il loro obiettivo principe è quello di iniziare a esibirsi dal vivo, il quintetto si cimenta come cover band, proponendo un repertorio interamente incentrato su brani dei Muse e dei Radiohead. Inevitabile, quindi, che diventino la fonte di ispirazione delle prime composizioni inedite del gruppo, che si concretizzano nell’EP di debutto Illusionary Tree.

Illusionary Tree si apre con un intro strumentale che fluisce armonicamente nel secondo brano, Universal Justice: un ritmo rock-metal decisamente incalzante che più che delle band sopracitate risente dell’influenza di quelle cosiddette metal degli anni ’90. È da Slavery in avanti che lo spettro di Bellamy si fa presenza costante, sia nel cantato (anche se, devo dire, in questo frangente trattasi di piacevole sorpresa, vista la somiglianza) che nei suoni (che del terzetto di Teignmouth riprendono i primissimi lavori), in un crescendo costante che rasenta l’emulazione.

Forse l’urgenza di staccarsi dal contesto cover ha fatto fare ai Cassia Street Disturbers il passo più lungo della gamba; in questo EP manca infatti l’identità della band, che troppo si rifà a realtà già esistenti e poco investe di suo, a discapito appunto di quella personalità che molto spesso è il fattore determinante.

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Simona Fusetta
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