Anthrax: Worship Music

Smagliante ritorno per gli Anthrax, che con il sostanzioso Worship Music recuperano anche la voce di Joey Belladonna

Anthrax

Worship Music

(Cd, Megaforce, Nuclear Blast)

thrash metal

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anthrax worship musicIn realtà è difficile tenerli fermi, ma l’ultimo disco degli Anthrax cominciava a essere parecchio lontano nel tempo. E, dopo una comunque intensa attività della band, ecco finalmente uscire Worship Music, che ha alle spalle una storia problematica e esce dopo circa due anni di stand-by, con Joey Belladonna di nuovo alla voce.

Energia e smalto, che non sono mai mancati nella carriera degli Anthrax, e poi rabbia, un gusto dell’orrido quasi cinematografico e una robusta ironia: il tutto rende Worship Music un mix esplosivo e godibile, che si ascolta tutto d’un fiato. Quattrordici brani, comprensivi di un intro e due intermezzi completamente strumentali, per circa un’ora di ascolto, che rende possibile al sound degli Anthrax di dispiegarsi completamente.

Dopo il preludio drammatico di Worship, l’album entra nel vivo con Earth On Hell, che risuona tristemente attuale, una corsa serrata, cupa e arrabbiata, che prepara il terreno per il più orecchiabile The Devil You Know e per il violento e spassoso Fight’Em ‘Til You Can’t, in pieno clima emergenziale da invasione zombie, annunciata dal preoccupato cronista in apertura di brano.

I’m Alive è drammatico, ma con la forza di un’esplosione controllata, la tensione è costante, amarognola. Questo primo gruppo di canzoni è separato dal primo degli intemezzi, Hymn 1, con un gradevole quanto insolito violoncello. Tra questo e Hymn 2, fatto di sole percussioni, quasi festose, trovano una specie di nido In The End, lugubre e implacabile, e un po’ monotono a tratti, e The Giant, che appare invece concentrato, teso, crudo.

L’ultima parte dell’album non è avara di bei momenti, dai riffs barocchi di Judas Priest, alla rapida freschezza di Crawl, forse il brano più orecchiabile dell’album. The Constant e Revolution Screams mettono a nudo il lato più ossessivo e arrabbiato dell’opera. Worship Music chiude con la bella cover di New Noise dei Refused, con i suoi momenti sospesi ed elettrici.

In ottobre e novembre la band sarà impegnata in un lungo tour americano insieme a Testament e Death Angel.

 

 

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