Alessandra Celletti: Above the Sky

Torna il pianoforte di Alessandra Celletti col nuovo Above the Sky. La pianista romana è uno dei talenti più visionari in circolazione

Alessandra Celletti

Above the Sky

(Transparency)

neo-classica, minimalismo

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recensione-alessandra-celletti-above-the-skyTorna il pianoforte di Alessandra Celletti col nuovo Above the Sky. La pianista romana è uno dei talenti più visionari in circolazione; tanto allergica alle regole del music business quanto aperta a confronti artistici e a nuove esperienze, stavolta la Celletti accoglie (letteralmente) a casa sua diversi ospiti, tra cui il sax di Nicola Alesini, che i più ricordano per l’album Marco Polo, a cui partecipò anche David Sylvian.

Alessandra Celletti con Above the Sky affronta uno dei tempi a lei più cari, ovvero quello del suo rapporto col cielo, o – meglio ancora – dello spazio tra cielo e terra, quello che lei percorre a bordo del suo aliante. E invece di costringerci a un’esperienza “fisicamente” a perdifiato portandoci con lei su quel mezzo apparentemente tanto fragile quanto versatile, ci prende per mano per un’esperienza emotiva (altrettanto fragile, altrettanto versatile) in cui classico e moderno si confondono a meraviglia, in cui le influenze e gli echi di Satie e di Ravel si coniugano con spontaneità con la lezione minimalista di Philip Glass. Ma in Above the Sky trovano spazio anche echi barocchi (Night Flight) e riferimenti a un po’ tutto il panorama classico dei compositori francesi.

Il modo migliore per ascoltare quest’album? In solitudine, in penombra, con un filo di luce (magari di una candela) per integrare il fantastico viaggio musicale di Alessandra Celletti con la visione del booklet, in cui sono riprodotti alcuni quadri di Leila Gabellini che sembrano fatti espressamente per illustrare la storia di Above the Sky.

(La nostra intervista del 2008 ad Alessandra Celletti)

 

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Massimo Garofalo
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Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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