PopForZombie: recensione Cose Piccole 

Arrivano dal Piemonte i PopForZombie che continuano il loro percorso di crescita con il nuovo album Cose Piccole. Con la complicità di un manipolo di ospiti illustri.

PopForZombie

Cose Piccole

(Vrec Music Label)

rock

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PopForZombie recensione Cose PiccolePer la serie i talenti – fortunatamente – non mancano in Italia, ecco che arrivano dal Piemonte i PopForZombie che continuano il loro percorso di crescita con il nuovo album Cose Piccole.

Mixato da Max Casacci dei Subsonica, questo disco contiene dieci affreschi pop rock che si fanno apprezzare alla distanza. Inoltre i torinesi, per non farsi mancare nulla, si sono serviti di alcuni ospiti importanti che hanno impreziosito questo affresco musicale dai mille colori.

Il primo della lista è Andrea Chimenti che dà lustro alla prima traccia, Canzone Inutile, che è anche una gemma di rara bellezza. Forse potrebbe essere il manifesto di questo lavoro, visto che dà immediatamente un’idea di quello che attende l’ascoltatore, ovvero musica di grande classe.

Altra guest star è Flavio Ferri che è presente nella cupa 400 p.P.M., il cui testo è un invito abbastanza palese a fare qualcosa.

Anche Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione si cimenta con la band in Canzone Sciocca, che parte con una chitarra arpeggiata e si sviluppa in una “simil” filastrocca che fa tanto cantautorato anni 70.

 

Non vogliamo scomodare mostri sacri come Guccini o De Andre’, ma il format del brano è indirizzato verso quel tipo di sonorità. Ospiti a parte, i PopForZombie sono bravi ed abili a camminare da soli, anche quando si trovano a scrivere semplicemente musica per loro stessi.

Canzoni come Magia, che ha al loro interno sempre un senso di malinconia, o Reitia fanno capire come qui ci sia tanta sostanza oltre a una forma (soprattutto in fase di arrangiamenti) molto aristocratica.

Lavoro di classe.

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Francesco Brunale
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