Nino Sable: recensione di Sedate Seduce

Le due anime di Nino Sable nel debut album solista, Sedate Seduce. Il frontman degli Aeon Sable sforna un disco trasversale e straordinariamente intenso.

Nino Sable

Sedate Seduce

(Équinoxe Records)

goth rock, darkwave, coldwave

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Dopo lunghi e prolifici anni di attività discografica con gli Aeon Sable, Nino Sable decide di percorrere un cammino solitario forse per sviscerare tutti quei concetti artistici personali difficili da tirar fuori quando si è parte di un progetto condiviso.

Così nel 2021 ha deciso di pubblicare un singolo al mese rimettendosi poi al giudizio popolare per costruire la tracklist del suo debutto che include proprio i brani scelti dai suoi sostenitori.

Prodotto dai Gothfathers Nino Sable e Lars Kappeler (Sweet Ermengarde/October Burns Black) Sedate ⊚ seduce è un piccolo capolavoro capace di tradurre in modo sublime lo zeitgeist dell’underground musicale tedesco degli ultimi anni.

Siamo di fronte ad un ventaglio di canzoni che arrivano direttamente al cuore, canzoni perfettamente in grado di soddisfare i gusti di un un pubblico obliquo che spazia dagli estimatori del rock goth, dell’indie più cupo, del neofolk e dell’elettronica, il minimo comune denominatore va ricercato nella melodica oscura, a volte sinistra e claustrofobica, altre furiosa, altre ancora di una dolcezza inenarrabile.

Sedate ⊚ Seduce mette a nudo la sua estrema versatilità vocale, rude e profonda nelle tracce ad alto impatto, armoniosa ed onirica nelle ballad, le due anime, contrastanti ma complementari, vengono mostrate con estrema e disarmante sincerità lasciando emergere ogni minima sfumatura, Nino è al tempo stesso angelo e demone, santo e peccatore, puro ed immorale, docile e crudele.

Il concetto del disco si sviluppa attraverso undici ottime tracce, ognuna con la propria atmosfera specifica sin dall’apertura affidata a Driven By The Night con il suo incedere macilento e tremendamente ombroso.

Il mid tempo di Church Of No Belief ingoiato da un apertura canora da brivido si alterna alla contaminata furia post-punk di Ultima Estacion (El Underground), Chaos e Obey, al mood neofolk di Script of Devotion e Beautiful Death ed alle perversioni acustiche di Taraxon acuite da linee vocali mefistofeliche.

Poi arrivano i momenti di estrema grazia e il mondo improvvisamente diventa un posto più bello nel quale vivere e morire, con Allordieside ed Hydra si raggiungono apici di aulicità impossibili da tradurre a parole.

Nino è davvero un artista raffinatissimo, uno di quelli difficilmente incasellabili in un stile predefinito, un poeta dei nostri giorni, un personaggio camaleontico, enigmatico, affascinante, dotato di una classe innata che gli permette di muoversi con disinvoltura nei più variegati tessuti sonori.

Sedate ⊚ seduce è un disco complesso e strutturato alla perfezione, un disco vincente perché ha dalla sua la veridicità di un artista talentuoso e l’onestà intellettuale di un uomo che non ha paura di varcare nuovi confini per misurarsi con il suo io più profondo.

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