Madonna, tra show e concerto dance

Lo spettacolo che ha offerto Madonna a Roma è stato il giusto punto d'incontro tra uno show di Las Vegas e quello che dovrebbe essere un concerto dance. Guarda il video live

Madonna

Roma, Stadio Olimpico, 6 settembre 2008

live report


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Quando ti trovi, nella capitale, allo Stadio Olimpico in mezzo a migliaia di persone entusiaste, molte delle quali attendono l’evento serale sin dalle prime ore del mattino e anzi alcune anche dalle sere precedenti. E quando poi, puntuale come un orologio svizzero, alle 21.15 senti un forte boato e vedi materializzarsi sul palco miss Ciccone a bordo di un’auto d’epoca, ti chiedi davvero se ciò che vedi sia reale o sia frutto di uno dei tanti video visti e stravisti, magari su Youtube.

E invece no, è tutto vero. Due grandi M di luci rosse si illuminano sul palco. Il prato diventa un insieme di flash lampeggianti. Sono le migliaia di macchine fotografiche dei fans che tentano di rubare qualche secondo da incorniciare negli annali della propria concertografia.

Lo Stadio Olimpico si trasforma come per incanto in una immensa discoteca e il concerto, anzi lo spettacolo, ha davvero inizio. La divina balla e canta ininterrottamente per due ore nette, tanto che i suoi cinquant’anni finiscono nel dimenticatoio dell’anagrafe. Miss Ciccone è in gran forma per il suo pubblico italiano e per l’unica data prevista per lo stivale e dà inizio ad uno show indimenticabile fatto di cambi di scenografie, vestiti, atmosfere. Al via allora con gli ultimi pezzi dance di Candy Shop, dalla pluri trasmessa 4minutes a Give it to me, da Miles Away, che Madonna suona con la chitarra acustica a Die another day che trasforma il palco in un ring da combattimento. E ancora show con You must love me e Spanish Lesson, riletta in chiave gitana con il supporto di un gruppo gipsy a cui Madonna si unisce suonando la chitarra. Come non citare Devil wouldn’t recognize you, performance meravigliosa. Pubblico in delirio anche per Heart beat dove l’immagine che accompagna il finale della canzone è Madonna distesa sul palco, quasi arrancante, che si muove a suona di battito del cuore, il suo, ripreso da un cardiofrequenzimetro gigante.

Lo show continua con l’appello alla sua discepola, Britney Spears, la cui immagine appare su uno schermo sovrastata in un dialogo tra le due che si conclude con un urlo di Madonna “She is not a bitch”. E poi She is not me, dove sul palco brave ballerine, che vestono gli stili che hanno fatto storia nell’immagine di Madonna, vengono spintonate dalla stessa star. Ma più che rinnegare il proprio passato qui si tratta di dimostrare come la cantante si sia evoluta con il passare del tempo e il mutare delle tendenze. Si fa poi un salto indietro con Vogue, Human Nature, Ray of Light, Into the groove, Music, sapientemente mixate e poi, divinamente eseguite a suon di ritmi dance Like a Prayer e Hung Up. Uno spettacolo unico e imperdibile. Una Madonna che auto campiona alcune sue canzoni con basi che in alcuni momenti riproducono la sua voce, a cui la cantante stessa aggiunge dialoghi aperti con il suo pubblico. Un pubblico, come immaginabile, colorato ed eterogeneo.

Like a Virgin è dedicata al Papa, una zampata di ribellione da chi alle regole proprio non vuole abituarsi.

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mamma giornalista e rock and roll

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