Lucia Manca: recensione cd omonimo

Tra folk, jazz, un pop ricercato e mai banale, Lucia Manca presenta dieci tracce sospese e intrappolate in un sogno, che racchiudono sensazioni fortissime, da vivere sulla pelle

Lucia Manca

s/t

(Cd, Novunque/Self)

pop, folk, jazz

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lucia_mancaL’Italia è un paese di santi, poeti, navigatori… e anche di cantautrici. Inevitabile il paragone con i mostri sacri del passato e con le stelle del presente, quando il piacevole canto della pugliese Lucia Manca coinvolge i nostri sensi.

Cresciuta con Tenco e Lauzi, influenzata dal neo folk alla Feist o Fleet Foxes, la giovane leccese ricorda Norah Jones per profondità, L’Aura per sinuosità e Meg dei 99 Posse per estro, ma ci offre qualcosa in più, una piacevole, anzi piacevolissima scoperta. Il suo disco d’esordio è stato prodotto dal cantautore e chitarrista milanese Giuliano Dottori (degli Amor Fou) e masterizzato al Sae Mastering di Phoenix. Lucia Manca lo descrive così: “Costantemente sospeso tra atmosfere trasognate e malinconiche, con alcuni momenti più leggeri e più vicini alla realtà. I brani sono perlopiù odi all’amore, malinconiche, ma nello stesso tempo calde e gioiose, parlano di me e dei miei confusi desideri, di quello che amo, anche perché m’innamoro facilmente di ogni cosa, sono spesso affascinata dalla tragicità dell’amore e adoro osservare tutto”.

Tra folk, jazz, un pop ricercato e mai banale, Lucia Manca presenta dieci tracce sospese e intrappolate in un sogno, che racchiudono sensazioni fortissime, da vivere sulla pelle.

Sogno antico parla di una donna che ripensa al suo passato lontano, stringendo tra le mani ormai rugose una foto sbiadita, come se il tempo non fosse mai trascorso; Il mio canto esprime sensazioni piacevoli, di felicità e spensieratezza; Dea, primo singolo estratto (il cui video porta la firma di Gianni De Blasi), prova ad esplorare i nostri conflitti interiori; il brano Tutte le parole è stato scritto dallo stesso Dottori, una canzone che riesce a raccontare quello che solo fortissime emozioni sono in grado di trasmettere. Lo xilofono di Goccia a goccia disegna un sogno, con una dolce melodia che è una filastrocca piena di ottimismo.

‘arpeggio di Incanto avvolge la tristezza in una soave e delicata melodia; Prova a cercarmi è una cavalcata rock per inseguire la dolcezza di questa voce che si nasconde. Per descrivere Lucia Manca con una sola canzone, basta Il tuo ritorno, vero e proprio diamante in questo disco, sensuale e passionale anche nell’insicurezza di una notte d’amore. Un carillon riporta alla mente l’infanzia di Giochi ancora, alla ricerca di qualcosa, e forse qualcuno. Lucia Manca ci augura sogni d’oro con Lontano, una ninna nanna che incanta e annichilisce la nostra mente.

Emoziona profondamente, accarezza sinuosamente le pareti del nostro cuore e culla dolcemente i nostri pensieri verso un universo onirico che prende vita dalle sue incantevoli melodie. Ingiustamente e troppo poco considerata dal mainstream, che quando si accorgerà del talento di Lucia Manca, si vedrà costretto a fare mea culpa, anche se non sarà mai troppo tardi. Giochi di parole a parte, davvero un’artista che manca nel nostro orizzonte musicale.

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