Linea 77: anteprima live

Abbiamo incontrato la band italiana più quotata all'estero, i Linea 77. Li abbiamo ripresi in azione sul palco e ci siamo fatti raccontare da Chinaski del loro nuovo album, Numb, e delle collaborazioni con Subsonica e Roy Paci. E sull'attuale situazione politica italiana posano un pesante macigno

Linea 77

Roma, Qube, 8 maggio 2003

brutal core


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I Linea 77 sono una delle più solide realtà italiane affermate anche in ambito internazionale. Anzi, probabilmente all’estero hanno più credito che non da noi, dove comunque si sono conquistati un’audience fedele ed appassionata a forza di concerti al fulmicotone. Come quello dell’altra sera a Roma, dove hanno presentato in anteprima alcuni brani dell’imminente terzo album, Numb.

In Inghilterra sono una delle due uniche band italiane invitate ad esibirsi al festival di Reading in tutta la sua storia (per la cronaca per trovare l’altra bisogna scorrere i programmi della manifestazione a ritroso fino agli anni ’70, quando la PFM si rese protagonista di una mitica performance). Ma i loro dischi vengono suonati nel Sud-Est asiatico, in Russia ed in Sud-America, dopo aver invaso tutto il Nord Europa. Insomma, i Linea 77 sono (giustamente) uno dei motivi d’orgoglio del panorama rock italico. E Numb, da quanto abbiamo sentito, non delude le aspettative, spostando in avanti la furiosa miscela di (nu)metal, rap e pop che caratterizza il sound della band torinese.

I Linea 77 sul palco sono una forza della natura, una furia devastatrice, un tornado preso in piena faccia. Alla seconda canzone già litigano con la sicurezza, che voleva impedire gli stage diving, comunque impotente verso il pogo selvaggio. Alla terza canzone due casse-spia vengono portate via dal palco perché già rese inutilizzabili ! Insomma, una grandissima festa in cui i Linea non si sono fatti soffocare dalle ridotte dimensioni del palco del Qube, ma anzi ne hanno approfittato per stabilire un contatto ancora più stretto con gli oltre 1.000 intervenuti e trasformare una calda notte romana in un vero e proprio altoforno.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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