La street culture la racconta SwisherTribe

Diamo il benvenuto a SwisherTribe, magazine dedicato a street art, street culture, urban style e hip hop.

Nasce dalla volontà della Swisher Sweets, l’azienda che produce gli omonimi cigarillos in voga tra i rapper americani.

Cosa troviamo tra le pagine di SwisherTribe?

Dissociandosi dalle logiche del mainstream, il magazine racconta la street culture a tutto tondo, una sorta di instant pic del mondo dell’hip hop internazionale e con particolare riferimento alla floridissima scena italiana.

SwisherTribe allarga il suo campo d’azione fornendo aggiornamenti e news dal mondo dei comics, del cinema e dei videogames. Insomma, una panoramica completa di cultura e intrattenimento giovanile, per comodità indicato come tipico dei grandi centri urbani, ma che in realtà ormai non conosce più grandi distinzioni tra metropoli e provincia. Giusto per parlare dei fatti di casa nostra, basti pensare alla florida scena rap sarda in generale e cagliaritana in particolare, che di noi di RockShock abbiamo affrontano andando a conoscere più da vicino Robertone e la CTD Crew.

Le interviste di SwisherTribe ai protagonisti della cultura hip hop mirano a rivelare retroscena e anteprime, col focus sugli artisti di casa nostra, ovviamente mettendo il microfono anche davanti la faccia delle star internazionali. Sono raccolte nella rubrica “Un sigaro con…”. Qualche esempio tra le ultime pubblicate? Big Fish lascia trapelare scottanti verità nel suo passato con i Sotto Tono e Vacca racconta la lavorazione del suo L’Ultimo Tango, durante la quale… ha drasticamente evitato di fumare. Ma non solo. Lucci ha aperto il suo cuore ai lettori, raccontando come La Collina è un omaggio a Fabrizio De Andrè; ha anche aggiunto curiose dichiarazioni sul suo rapporto con le major e con la crew Brokenspeakers‬.

Insomma, con SwisherTribe street art e hip hop hanno finalmente la loro voce anche in Italia: chiara, forte e – naturalmente – piena di ritmo.