Intervista ai NoSound (Giancarlo Erra)

I NoSound di Giancarlo Erra hanno appena rilasciato il bellissimo Afterthoughts, quarto album in studio (quinto della loro carriera) che ne conferma lo spessore artistico e la caratura internazionale. Abbiamo incontrato il leader della formazione per un lunga chiacchierata non solo strettamente musicale

Gli italianissimi NoSound sono accasati presso la prestigiosa etichetta KScope, una delle poche che al giorno d’oggi è riuscita a caratterizzarsi con un sound riconoscibilissimo (a cavallo tra progressive, psichedelia, post rock e art rock), pur lasciando libertà assoluta ai suoi artisti.

Ma i NoSound di Giancarlo Erra hanno appena rilasciato il bellissimo Afterthoughts, quarto album in studio (quinto della loro carriera) che ne conferma lo spessore artistico e la caratura internazionale. Stilisticamente lasciano l’ambient un po’ più da parte rispetto al passato, abbracciando l’art rock di matrice inglese.

Di questo, di musica in generale, di alta fedeltà e di musica liquida ad alta risoluzione abbiamo parlato a lungo con Giancarlo Erra. Tagliare la registrazione è stato difficilissimo (anche se necessario): Giancarlo non è solo un musicista ispirato ma anche un ottimo conversatore. Con tante cose da dire.

Intervista ai Nosound (Giancarlo Erra) by Massimo Garofalo on Mixcloud

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Massimo Garofalo
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Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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