I R.E.M. si sciolgono

Scioccato il mondo della musica. Dopo 31 anni di rock la band nata in Georgia annuncia sul proprio sito ufficiale l’abbandono della scena artistica.

“Come R.E.M. e come amici e co-cospiratori, abbiamo deciso di chiudere la nostra storia come band. Ce ne andiamo con grande senso di gratitudine, di compiutezza, e di stupore per tutto ciò che abbiamo realizzato – scrivono – a chiunque sia mai stato toccato dalla nostra musica va il nostro più profondo ringraziamento per averci ascoltato”. Queste le parole del comunicato stampa.

Il 5 aprile del 1980 il gruppo mosse i primi passi, posò la prima pietra, dopo 15 album ha deciso di farla finita.

La band si distinse subito nel palcoscenico musicale grazie al suo sound unico, (difatti con i R.E.M. nasce la definizione di “alternative rock”), ma anche per le sue battaglie ecologiste, il suo sostegno al Partito Democratico, o ancora per la lotta contro l’Aids e il sostegno al Tibet oppresso dalla dittatura cinese.

Il curioso nome ha due versioni. La prima deriva proprio dalla fase R.E.M. ovvero la fase del sonno più profonda, dove si formano i sogni, secondo altri deriva dalle note infatti l’intera discografia della band si basa su “R”, (Re maggiore), e “Em”, (Mi minore).

Nonostante la notizia dello scioglimento, i R.E.M. fanno un ultimo regalo ai loro fan e il 15 novembre pubblicheranno PART LIES, PART HEART, PART TRUTH, PART GARBAGE 1982-2011, un doppio cd con i successi che hanno fatto la storia del rock e della band e alcuni brani inediti.

L’ultimo album, Collapse into now, pubblicato l’8 marzo 2011 e definito da Mike Mills ‘il lavoro migliore dai tempi di Out Of Time’ entrò direttamente nella top ten della classifica di vendita.

I fan sperano in un ripensamentoo, in un ritorno che non è nuovo al mondo della musica ma Michael Stipe, Peter Buck e Mike Mills hanno lasciato poco spazio a fraintendimenti.