/handlogic: recensione di Esseri Umani Perfetti

Per gli amanti delle sonorizzazioni e della musica d'avanguardia ecco Esseri Umani Perfetti, il secondo lavoro dei fiorentini /handlogic.

/handlogic

Esseri Umani Perfetti

(Pioggia Rossa Dischi)

experimental pop, avanguardia

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Dopo un primo lavoro in inglese, tornano i fiorentini /handlogic col loro secondo lavoro Esseri Umani Perfetti, un concept album sulla crescita dell’individuo, sul diventare adulti tornando bambini. Primo lavoro in italiano della band, l’album parte in maniera molto poetica con una Intro che lascia presto spazio a Rifiuto (tutto può finire), brano sulla fine di un amore.

Libera (esseri umani perfetti) inizia con la stessa quiete apparente e si libera (appunto come il titolo) in un noise  che così come arriva svanisce chiudendo i quasi 7 minuti del brano con la stessa quiete iniziale.

Si giunge poi alla malinconica Sipario, brano che potrebbe benissimo far parte della produzione dei Verdena e che a mio parere è la punta di diamante dell’intero lavoro.

Casa stanza letto dormi è un’ipnotica ninna nanna immaginaria fra un bambino insonne e la madre che prova a quietarlo. Ascoltati ad uno ad uno i brani sono molto difficili da raccontare ma ascoltati appunto uno seguito all’altro come appunto si deve in un concept album, ma ascoltando questo Esseri Umani Perfetti dall’inizio alla fine, si riescono a gustare tutto d’un fiato, ben compattati dalle introduzioni accattivanti fra un pezzo e l’altro.

Con la quasi soul Benda e i tappeti elettronici di Scogli, si giunge alla conclusione con la lunghissima Nonostante tutto (fine), fine del viaggio, fine dell’album e risalita verso l’alto.

Un lavoro ben congegnato, apprezzabile molto più se considerato come una colonna sonora di un film da capire e da ascoltare. Non per tutti sicuramente. Bravi comunque /handlogic.

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Fabio Busi
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