Fabio Mercuri: Di Tutto Quello Che C’è

Fabio Mercuri, già al lavoro con Tricarico, prova a svecchiare il pop made in Italy con iniezioni di piccole dosi di rock e psichedelia

Fabio Mercuri

Di Tutto Quello Che C’è

(Cd, Novunque)

pop, rock

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mercuriGià collaboratore di Tricarico gli ultimi due anni s’è dedicato al suo esordio solista, questo Di Tutto Quello Che C’è.

Diciamo subito che l’idea di base non sarebbe neanche male, ovvero “pompare” il classico pop italiano  con iniezioni (leggere) di rock e psichedelica.

Il risultato è un altro paio di maniche: il lavoro di Mercuri, pur essendo piacevole a un ascolto distratto, affonda in un mare di testi dozzinali; musicalmente si va un po’ meglio, ma tutto suona come già sentito, masticato, tritato e qui è rigettato in una poltiglia che, seppure non indigesta, non ha alcun appeal.

Si respira parecchio mestiere nella scrittura delle melodie e degli arrangiamenti, ma troppa ingenuità nella scrittura dei testi.
Alla prossima.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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