Delays: Star Tiger Star Ariel

Orecchiabilità, dinamismo e sfumature melodiche tendenti all'evasione: tutto di stampo prettamente inglese. Che i Delays siano le fenici risorte dalle ceneri del brit pop?

Delays

Star Tiger Star Ariel

(Cd, Lookout Mountain)

dream pop, indie rock, britpop

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Delays- Star Tiger Star ArielSe qualcuno avesse mai pensato di mettere la parola fine a quello che era il britpop imperversante negli anni ‘90 dovrà ricredersi: evidentemente il venire a mancare di un nome come quello degli Oasis non ha scalfito quel genere che si lascia di certo i suoi tempi d’oro alle spalle, ma non smette di riscuotere successo attraverso le influenze musicali odierne che lo coronano di gloria forse un po’ posticcia.

In un panorama come questo si fanno strada infatti i Delays, che hanno fatto la loro prima apparizione all’inizio del decennio proprio in terra inglese, più precisamente a Southampton: quattro ragazzi chiaramente devoti ad antesignani del suddetto genere apparsi a metà anni ’80, i Manic Street Preachers e i LA’s. La vicinanza stilistica è infatti più manifesta che con gruppi più vastamente noti e cronologicamente successivi.

In Star Tiger Star Ariel sono numerosi gli aspetti ripresi e ammodernati, come una certa dose di shoegaze o vocalizzi acuti che spessissimo si convertono in un vero e proprio falsetto; a ciò si aggiunge una certa deriva dream pop dagli effetti distendenti, che inevitabilmente è destinata ad essere sommersa dall’impetuosa orecchiabilità di facile presa. Le atmosfere eteree iniziali si stemperano gradualmente traccia dopo traccia, prendendo la forma di un più diffuso indie rock costruito su chitarre distorte e un cantato graffiante.

Nell’insieme i Delays hanno confezionato un lavoro assortito, che suona al contempo come qualcosa di vecchio e nuovo, ma di sicuro trasudante energia e talvolta un tocco di lirismo e teatralità espressiva.

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