Dakrya: Crime Scene

Tra atmosfere gotiche e giocose, stenta a decollare Crime Scene, secondo album dei greci Dakrya

Dakrya

Crime Scene

(Cd, Sensory Records)

alternative metal/progressive metal

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Dakrya -Crime SceneUn eclettismo dal sapore gotico quello della band greca Dakrya, che con Crime Scenes firma un’opera seconda che mescola atmosfere teatrali e misteriose. E’ come sedersi in un circo e vedere uno show allegro ma anche un po’ macabro di clown malinconici.

Il risultato è ludico e gradevole, ma non particolarmente interessante o stimolante sul medio e lungo termine.

Il sound dell’album è ben confezionato e arioso, a tratti crea un alone di sospensione e mistero. Come istrioni sorridenti, i Dakrya danno inizio al loro show con l’ossessivo carillon di The Charlatans, rapido e traballante. L’operetta gotica procede con Blind Man’s Bluff, non troppo riuscito, e con le distorsioni taglienti di Scaremongering, declinate poi in chiave più dark in The Urban Tribe.

Più interessante Camouflage, con il valore aggiunto dei fiati a risvegliare un insieme stanco. Phantasmagoria e Inertia suonano più aggressivi, prima di lasciare spazio al curioso e veloce Dramatis Personae, con il suo recitato confuso e concitato. A Deardful Side Scene è una specie di rilassato intermezzo strumentale messo in coda all’album.

Il tutto è accattivante ma prevedibile, come un po’ ingessato, e qualche soluzione orecchiabile purtroppo non salva dalla noia.

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Miranda Saccaro
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