Cesare Basile: recensione disco omonimo

Coraggioso, ispirato, in buona parte cantato in dialetto, Cesare Basile è in primo luogo una raccolta di storie in cui l'artista sperimenta tra folk e avanguardia

Cesare Basile

Cesare Basile

(Cd, Urtovox)

canzone d’autore, folk

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CESARE BASILE Cesare Basile non è certo un artista di primo pelo. Dopo una gioventù spesa tra band in Sicilia e alla ricerca di suggestioni a Berlino, dopo sette anni vissuti a Milano, il “nostro” torna nella sua Catania e, a cesellare il senso di un album che vuole esprime il Basile del qui e ora, realizza un disco omonimo.

Coraggioso, ispirato, in buona parte cantato in dialetto, Cesare Basile è in primo luogo una raccolta di storie in cui  l’artista sperimenta tra folk e avanguardia, infezioni rock e acquarelli acustici.

Nell’avventura ha coinvolto una fitta schiera di amici, tra cui Andrea Pesce e Rodrigo D’Eramo.

Suoni d’altri tempi – semplici, diretti, essenziali – sono al servizio di canzoni i cui testi, poetici e assolutamente poco criptici, si poggiano su canzoni che ascolto dopo ascolto regalano sorprese, colpi di genio e arrangiamenti sofisticati.

Insomma, un disco da scoprire poco a poco, con calma, da amare anche nell’edizione in vinile, che contiene un secondo disco con versioni acustiche di vecchie canzoni di Cesare Basile.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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