Catt: recensione di Change

Fra indie pop, folk e sonorità bucoliche, lasciatevi trasportare nel magico mondo di Catt e del suo nuovo Change e godetevi un momento di relax in un mondo anche troppo caotico.

Catt

Change

(ListenRecords)

indie pop, alternative folk

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Molto interessante questo nuovo album della berlinese Catt intitolato semplicemente Change. Già dalla prima traccia (preceduta da una brevissima intro) che da il titolo all’album si percepiscono influenze della prima Angel Olsen, con una melodia che si imprime in mente e delizia a più non posso.

Più affine al country invece la seguente Seven Wishes, che apre all’ispirata Wild Heart, un alternative folk in salsa pop che rimanda ad ambienti bucolici.

Honesty Lies riporta il sound sulla ballad malinconica ed è impreziosita da fiati che rendono il tutto più intrigante.

Con No One Ever Tells You, appaiono sonorità synthpop anni ’80 che rendono il tutto “già sentito” e alla lunga dopo alcuni ascolti tendono ad annoiare.

Se con Dream Of A Sun Hat entriamo in un territorio che mi ricorda le prime Cocorosie, con I’m The Wind torniamo al folk più puro che però non mi convince.

L’ennesima ballad Spell Me Free conduce alla traccia conclusiva Slow Motion Harmony, delicatissima melodia e testo prezioso che si rivela la punta di diamante di questo bel lavoro.

Change di Catt  è il momento di quiete che cercate in questo mondo caotico e confuso, non lasciatevelo sfuggire.

 

https://catt-music.com/

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Fabio Busi
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