
Tornano alla carica dopo 3 anni di stop i cannibali più famosi della scena metal mondiale, [i]Evisceration Plague[/i] segue le orme del suo predecessore con brani più articolati e forse meno pesanti rispetto agli esordi ma capaci di risultare ancora interessanti

Per tutti quelli che amano la musica non convenzionale, estrema ma non per questo spietata, ricca di influenze estreme e non, di divagazioni più o meno elettroniche e soprattutto di sana schizofrenia musicale, beh mettendo un attimino da parte Devind Townsend ed i suoi Strapping Young Lad concentratevi sugli Inferno non ve ne pentirete!

Ancora in pista i padroni indiscussi del grindcore. Time Waits For No Slave non fa che confermare l'andazzo preso dai britannici, sempre meno alle prese con il genere originario e sempre più vicino a sonorità più canoniche.

Debutto sulla lunga distanza per la band austriaca che con The Healing calcano la mano su un thrash metal di stampo moderno roccioso ma poco incisivo

Tornano sulle scene i vichinghi norvegesi dopo due anni di silenzio, e tornano alla loro maniera con il black-folk di questo Heimgang, nulla di nuovo al sole certo, ma qualcuno chiedeva forse il contrario?
Una delle bands più longeve e influenti del panorama death metal europeo... The Silent Howling rappresenta il loro ottavo full, secondo parto della "seconda giovinezza" degli olandesi
Buried Death è il nuovo capitolo della saga dei giapponesi, all'insegna del solito death-doom claustrofobico e senza fronzoli, difficile da digerire per i meno adepti ma decisamente affascinante nella sua essenza
Direttamente dalle acque piacentine del Po, arrivano in superficie i Deportivo La Bonissima, che con Gigante mostrano come sia possibile urlare con le parole ancor prima che con il grido
Otto lunghissimi anni d'attesa ed ecco tornare trionfalmente sulle scene i re incontrastati dell'hard rock. [i]Black Ice[/i] è l'ennesimo sigillo della band dei fratelli Young ad una carriera inarrivabile
Dopo cinque anni di spasmodica attesa, i re incontrastati del thrash metal tornano a ruggire. [i]Death Magnetic[/i] rappresenta un parziale ritorno alle sonorità più classiche, ma basterà questo per riconquistare i propri fans?