The Go! Team: Rolling Blackouts

Dopo tre anni di silenzio The Go! Team tornano con il terzo album, Rolling Blackouts, tredici canzoni dall’impianto funky e richiami indie pop

The Go! Team

Rolling Blackouts

(Cd, Vital/Memphis Industries)

noise-pop

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The Go! Team- Rolling BlackoutsI Go! Team sono la prova di come sia possibile unire j-pop, funk, hip hop ed elettronica. Dopo tre anni di silenzio il gruppo torna con il terzo album, Rolling Blackouts, tredici canzoni dall’impianto funky e richiami indie pop.

La band nasce quando Ian Parton, già affermato musicista solista, raduna attorno a se un gruppo di musicisti per suonare come supporter dei Franz Ferdinand nel 2004. Oltre a Parton alla chitarra, armonica e batteria vi sono Sam Dook alla chitarra/banjo, Chi “Ky” Taylor alla batteria, Kaori Tsuchida alla tastiera, Jamie Bell al basso e la rapper Ninja MC alla voce. L’album di debutto Thunder, Lighting, Strike è acclamato dalla critica ed amato dal pubblico per la sua miscela esplosiva ed innovativa. Dopo Proof of Youth (2007) il gruppo scompare dalle scene fino all’annuncio del nuovo LP, Rolling Blackouts.

Se la poliedrica combinazione di stili li ha portati al successo, l’ostentazione della formula ormai già collaudata stanca l’ascoltatore. Al gruppo sembra mancare lo slancio degli esordi, le canzoni spesso si ripetono in un accidentale riciclo di melodie già sperimentate. Sono ritmi perfetti per jingle radiofonici e spot pubblicitari, e la loro energia svanisce in fretta.

L’apertura del disco è segnata dalla canzone T.O.R.N.A.D.O., un brano potente e accattivante grazie alla potenza delle batterie e della voce di Ninja, che si avvicina alle sonorità rock. Interessante è anche la collaborazione di Satomi Matsuzaki dei Deerhoof alla solare Secretary Song, brano indie pop californiano dai rimandi j-pop. Di stesso impianto (con chiari rimandi alla musica nipponica) è la frizzante Ready to Get Steady. Le jam strumentali di Bust Out the Brigade e Yosemite Theme ricordano le colonne sonore dei videogiochi anni ’80 e passano facilmente inosservate. Dopo ballata Lady Poltergeist, brano strumentale di meno di due minuti in cui il pianoforte fa da padrone, la title-track Rolling Blackouts irrompe con un pop contaminato da sonorità noise-funk.

Anche questa volta i Go! Team producono un album ricco di sfaccettature sovrapponendo strati, ritmi e campionamenti ma mancano nel dare una sonora “rinfrescata” alle loro canzoni, che presto perdono la loro effervescenza. Ottimo come colonna sonora di un ipotetico college party, sconsigliato ai palati musicali raffinati.

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