Stiv: Blu Senape

Un album pieno di ambizioni e ospiti di prestigio (Jovanotti, Diaframma, Rocco Siffrdi, ...). Ma...

Stiv

Blu Senape

(Cd, Strab Records)

pop, rock

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stivStiv, all’anagrafe Stefano Tirelli, è un personaggio poliedrico: musicista, dj, scrittore.

Giunge, con questo Blu Senape, al suo quinto full-lenght album (cui c’è da aggiungere due E.P. e una manciata di singoli). E lo fa in pompa magna, vantando collaborazioni prestigiose: a partire da Jovanotti, che presta la sua voce campionata per i ritornelli del singolo Incubo-Realtà, a Riccardo Onori (già chitarrista dei Diaframma e dello stesso Jovanotti), passando per Mao.

Siamo in odore di sensazionalismo: addirittura, nei videoclip dei due singoli Incubo-Realtà e Corridoi, Stiv ha richiesto la partecipazione dei pornodivi Michelle Ferrari (nel primo) e Rocco Siffredi (nel secondo).

Bene. È giusto prestare attenzione a questi dettagli che possono attirare l’attenzione del pubblico, se si vuol dare visibilità al proprio progetto.

Il problema sostanziale di Stiv, però, è che dietro a tanto fumo si cela ben poco arrosto: Blu Senape è un album fatto di idee banali, sonorità scontate, composizioni prevedibili.

Nell’arco delle nove tracce, l’autore cerca di abbracciare diverse forme stilistiche per poi ricadere nei soliti clichè pop-rock, e quando sembra discostarsi da questa falsariga è netta la sensazione che non si trovi su territori a lui consoni.

Brani fatti di quattro accordi ripetuti all’infinito (Love-Fi), cantilene elettroniche che non decollano mai (Beauty Beast), canzoncine innocue interpretate con evidenti limiti di intonazione (Pascoli Di Cachi).

Grottesco, poi, il tentativo di brano sperimentale Serena Variabile (Lei È Monica): tre momenti distinti fatti – rispettivamente – di quattro, quattro e due accordi dilatati fino all’inverosimile e melodie vocali che sembrano voler fare il verso a Ferretti. Il tutto per una durata complessiva di dieci minuti e mezzo(!): roba che nemmeno i più ridondanti Emerson, Lake & Palmer.

Proprio Ferretti, anni fa, cantava di forma e sostanza: in questo album la prima pare aver preso il sopravvento sulla seconda.

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