Sting: If on a Winter’s Night …

E’ da poco entrato l’autunno, ma per Sting è già arrivato l’inverno con il suo If on a Winter's Night .... Forse un po’ troppo in anticipo …

Sting

If on a Winter’s Night …

(Cd, Universal Music)

pop, folk

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stingIl nuovo album solista di Sting è If on a Winter’s Night … ed è il naturale successore del precedente Songs from the labyrint uscito nel 2006, sia dal punto di vista stilistico che da quello tematico. Il filo conduttore è l’inverno, con quattro inediti ed altre canzoni prese dalla antica tradizione popolare anglosassone e rielaborate in chiave moderna dal nostro. Come al solito ad accompagnarlo cè il fido Dominic Miller alla chitarra più altri ospiti.

Il tentativo di Sting di dare un’aria solenne e mistica a tutto il lavoro fallisce miseramente, a cominciare dal suo modo di cantare che sembra un’imitazione dei canti gregoriani. Si salvano solamente il nuovo singolo inedito Soul Cake, una malinconica ballad, e la rivisitazione di Christmas at sea. Per il resto è un disco veramente moscio, stanco, senza spunti, con un susseguirsi di mandolini, clavicembali, liuti e altro, brani senza idee e quasi tutti identici. Puri esercizi di stile fini a se stessi, ma senza infondere all’ascoltatore l’anima dell’inverno e del Natale.

Il disco è stato registrato nella sua villa in Toscana, dove ormai vive da quasi dieci anni. E forse era meglio se avesse prodotto un buon vino piuttosto che questo mediocre disco, sconsigliato sia ai fan (sono lontanissimi i tempi degli splendidi Nothing like the sun e The Soul Cages) che a chiunque altro.

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