Rock in Roma, questa estate la Città della Lupa è la capitale anche della musica

Rock in Roma 2013, quest'anno la capitale batte Milano per numero di concerti. Quanto alla qualità... alla rassegna capitolina passa praticamente tutto il meglio del rock mondiale in tour questa estate. Il programma dettagliato e tutte le informazioni

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In un’affollata conferenza stampa in Campidoglio, oggi, 9 maggio, è stata ufficialmente presentata dai suoi organizzatori l’edizione 2013 del PostePay Rock in Roma.

La rassegna, che ormai da molti anni infiamma le notti capitoline, si svolgerà come di consueto a giugno e luglio, all’Ippodromo delle Capannelle, con un’anteprima a fine maggio nel più raccolto Orion Club.

Dopo il caos creatosi in tutto il quartiere (e oltre) per i venticinquemila accorsi lo scorso settembre per i Radiohead (il concerto era stato posticipato per il disastro avvenuto in Canada), quest’anno Maxmiliano Bucci e Sergio Giuliani, i due imprenditori che organizzano il Rock in Roma, hanno stretto accordi in primo luogo con le Ferrovie dello Stato, per sfruttare la vicina stazione ferroviaria; ma anche organizzato navette in pulman al costo di 3 euro e una convenzione per 2.500 auto in un parcheggio attiguo all’aeroporto di Ciampino, dove con 8 euro ad auto si potrà lasciare la macchina e portati con una navetta davanti la porta dell’Ippodromo.

Con malcelato orgoglio e un pizzico di campanilismo (ma forse è meglio chiamarla “sana competizione”), è stato sottolineato come il lavoro svolto in passato è stato da garanzia per il presente e lo sarà per il futuro; in altre parole, significa che questa estate Roma avrà più concerti di Milano e che molte band hanno chiesto esplicitamente di partecipare alla manifestazione romana.

Per l’appuntamento con Bruce Springsteen sarà allestito un’apposito palco, nel prato fra le piste dell’Ippodromo, capace di 32.000 posti; tra lo stupore di Giuliani in primis, ben 2.500 biglietti per questo concerto sono stati venduti all’estero (Spagna, Francia, Scandinavia, Israele e Cile, fra gli altri, e ben 500 nei solo Stati Uniti!).
Il grido che lanciano forte e chiaro Bucci e Giuliani è tanto semplice quanto sono sorde le amministrazioni: il rock è un potentissimo veicolo di sviluppo turistico (= soldi che arrivano in città), oltre che di lavoro (il Rock in Roma per due mesi farà lavorare quasi 300 ragazzi).

Al palco “tradizionale” della rassegna, con una platea di circa 10.000 posti, se ne affiancano qust’anno altri due, dunque, quello per il Boss e un terzo per 20.000 persone.

Ma bando alle chiacchiere e scopriamo più da vicino il fitto programma del Rock in Roma 2013, che tranne per il primo concerto, si svolge all’interno dell’Ippodromo delle Capannelle.

Special Preview@Orion Live Club MY BLOODY VALENTINE → 29 MAGGIO biglietto: euro 30 + d.p.

GREEN DAY + All Time Low → 5 GIUGNO biglietto: euro 44 + d.p.

THE KILLERS + Stereophonics → 11 GIUGNO biglietto: euro 36 + d.p.

TOTO → 21 GIUGNO biglietto: euro 34 + d.p.

KORN + Bullet for my Valentine + Love&Death → 25 GIUGNO biglietto: euro 38 + d.p.

IGGY&THE STOOGES (per la prima volta a Roma) → 4 LUGLIO biglietto: euro 35 + d.p.

MAX GAZZÈ + Il Cile + Ilaria Graziano&Francesco Forni + Iotatòla → 5 LUGLIO biglietto: euro 20 + d.p.

RAMMSTEIN + Dj Joe Letz → 9 LUGLIO biglietto: euro 55 + d.p.

ARCTIC MONKEYS + The Vaccines + Miles Kane → 10 LUGLIO biglietto: euro 32 + d.p.

BRUCE SPRINGSTEEN and E STREET BAND → 11 LUGLIO biglietto: euro 65 + d.p.

MARK KNOPFLER → 13 LUGLIO biglietto: euro 40 + d.p.

THE SMASHING PUMPKINS (unica data italiana) +Mark Lanegan+Beware of Darkness → 14 LUGLIO biglietto: euro 35+ d.p.

ATOMS FOR PEACE + Owiny Sigoma Band → 16 LUGLIO biglietto: euro 32 + d.p.

SKA-P → 18 LUGLIO biglietto: euro 25 + d.p.

DEEP PURPLE → 22 LUGLIO biglietto: euro 40 + d.p.

DANIELE SILVESTRI → 25 LUGLIO biglietto: euro 15 + d.p.

NEIL YOUNG&CRAZY HORSE + Devendra Banhart → 26 LUGLIO euro 43+ d.p.

SIGUR ROS → 28 LUGLIO biglietto: euro 32 + d.p.

BLUR → 29 LUGLIO biglietto: euro 40 + d.p.

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Brillano per assenza dal programma gli artisti italiani, rappresentati solo da Max Gazzè e da Daniele Silvestri (veterano della manifestazione).

Insomma, finalmente Roma all’altezza delle grandi capitali europee, almeno musicalmente parlando, grazie all’intraprendenza di due imprenditori privati, degli sponsor che sono riusciti a riunire, nonostante l’indifferenza delle istituzioni. Il prossimo inverno, per la cronica mancanza di strutture, Roma tornerà ad essere l’estrema periferia dei circuiti musicali. Intanto, però, ci prepariamo a goderci un’estate con gli amplificatori a tutto volume.

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