Vostok: Smania

Nato come quartetto fondato su sonorità stoner, i Vostok con Smania cambiano decisamente rotta e virano verso l'emocore, pur senza dimenticare le loro radici.

Vostok

Smania

(Manita Dischi / La Clinica Dischi)

emocore, stoner

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recensione vostok smaniaNonostante un nome di estrazione sovietica che riporta con la mente ad una città fredda della Russia, i Vostok sono un gruppo italiano e più precisamente toscano con base fissa a Cecina.

Smania è il loro secondo lavoro, scritto per lo più nella scorsa annata, che dà una svolta a quanto fatto in precedenza.

Nato come quartetto fondato su sonorità stoner, i Vostok con Smania cambiano decisamente rotta, anche grazie a delle modifiche di formazione che, probabilmente, avranno inciso su una direzione molto vicina all’emo, con testi e liriche cantate in italiano (in questo caso sono rimasti fedeli da sempre alla lingua madre).

Si parte subito forte con il singolo Ridatemi Novembre dal forte impatto chitarristico e dalle discrete melodie.

I chitarroni continuano con Armadi e Boban, con quest’ultima che rievoca nelle liriche l’estroso calciatore croato ed il mitico capitano del Milan Franco Baresi.

Le chitarre, all’interno di tutto il cd, sono prepotenti, mentre le melodie non sono di facile impatto.

In alcuni casi sembra di riascoltare, in chiave riveduta e americana, i seminali Fluxus che, a cavallo dei due secoli, avevano un’impronta sonora su questo stile.

Quando il quartetto rallenta i ritmi e costruisce canzoni più rilassate, il risultato è decisamente buono. Primavera parte con piano e chitarra acustica per poi allargarsi in un ritornello accattivante, con un testo dissacrante che, invece, cita Boldi e Vanzina.

Stesso discorso vale per Aurelia, forse l’episodio più pop dell’intero lavoro, dove ad un inizio morbido fa da contrapposizione una continuazione molto americana, quasi da Sum 41 o primi Sugar Ray.

Il disco, composto da nove tracce e, pertanto, abbastanza scorrevole e brece, si chiude con la veloce Reni anche essa molto emo nella sua attitudine.

Alla fine dei conti Smania è un disco immediato (non “infame” parafrasando proprio il pezzo finale) realizzato da una band che ha prospettiva. Bisogna lavorarci duro, smussare qualche spigolatura, ma tutto sommato la stoffa non manca.

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Francesco Brunale
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