Volbeat: Outlaw Gentlemen & Shady Ladies

Un salto nel vecchio west, nella terra dei pistoleri, dei ricercati, delle taglie, i Volbeat presentano il loro nuovo album Outlaw Gentlemen & Shady Ladies e scelgono di calarsi tra miti e leggende del 1800 americano, tra donne equivoche e fuorilegge, appunto

Volbeat

Outlaw Gentlemen & Shady Ladies

(CD, Universal)

heavy metal, hard rock

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Forte della nuova collaborazione con Rob Caggiano, ex Anthrax, sia nella veste di chitarrista che in quella di produttore i Volbeat presentano Outlaw Gentlemen & Shady Ladies, che regala tratteggi musicali vicini all’ambientamento proposto, anche se forse, la potente e calda voce di Michael Poulsen non sempre sembra coniugarsi perfettamente con quell’ immaginario collettivo di western intriso di sangue, polvere e sudore.

Una nuova vita per lo spaghetti western che, dopo la rinascita cinematografica, inizia ad ottenere tributi anche da rockband in piena ascesa come i Volbeat, che da anni fa incetta di premi in tutto il nord europa, coniugando ad un metal fluente ed orecchiabile il canto preciso e pulito, stile rockabilly, del suo mentore, Michael Poulsen.

Si inizia con Let’s shake some dust un intro strumentale con ritmi incalzanti dove chitarre ed armoniche ci riportano nella terra che fu di sceriffi, pistoleri e duelli memorabili.

Con Cape Of Our Hero, pezzo fresco ed enegico, si esce dal contesto western come dimostra il video toccante e molto ben curato, sicuramente da vedere.

Atmosfere cupe e riff aggressivi in Room 24, con niente di meno che King Diamond alla voce e dove la chitarra di Rob Caggiano diventa più corposa e pesante come a ricordare il suo passato Anthrax.

Ed ecco che con Doc holiday ci tuffiamo in mezzo a riffs aggressivi, ritmi sfrenati ed atmosfere forse care ai Metallica, arricchite da cori e suoni che ci ricordano, qualora ci fosse passato di mente, che nel vecchio west non c’era spazio per i deboli di cuore.

Chiude l’album l’intensa ed emozionante Our Loved Ones, un pezzo di rilevo, dove l’ottima coesione tra gli strumenti lievita e la voce di Michael, in special modo nel ritornello, promette di impossessarsi delle vostre orecchie di non lasciarle andare via tanto facilmente. Sicuramente uno dei punti più importanti dell’album.

L’album corre veloce e si fa apprezzare sin dal primo ascolto, in men che non si dica resta piacevolmente impresso, grazie a una facile assimilazione da parte dell’ascoltatore che permette alle tracks di scorrere veloci senza mai annoiare.

I Volbeat, con il loro nuovo lavoro Outlaw Gentlemen & Shady Ladiesconfermano quanto di buono fatto finora, dimostrando che l’arte della composizione può trascendere da melodie eccessivamente intricate, e di come un prodotto immediatamente godibile possa contenere, senza mai scadere nel banale, ottime qualità.

 

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