Recensione The XX: Coexist

The XX sono riusciti anche a far meglio del pur stupefacente album d'esordio. Coexist non abbandonerà più le vostre orecchie e la vostra testa

The XX

Coexist

(Cd, XL)

dreampop, indietronica

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recensione-the-xx-coexistEro rimasto un po’ perplesso dopo aver sentito il primo estratto dal nuovo lavoro Coexist del trio di Wandsworth. Il progetto The XX è stato uno degli esordi più acclamati del 2009 e Angels, anche prima traccia di questo album, mi sembrava un singolo poco carismatico in confronto a quella bomba che fu Crystalised.

Mi sono dovuto ricredere; il brano in questione è pura estasi uditiva e non è nemmeno uno dei brani migliori di questo Coexist.

In Chained, brano fra i miei preferiti, torna la favolosa alchimia vocale fra Romy e Oliver.

Da pelle d’oca la successiva Fiction, con atmosfere davvero preziose.

Maggior sperimentazione si trova invece in Try che lascia brevemente spazio a Reunion, altro brano con forte influsso di Jamie Smith.

Sunset non mi stupirebbe diventasse il brano di punta di questo album, con influenze elettroniche che opportunatamente remixate ne potrebbero far diventare un autentico riempipista.

Si tinge di atmosfere cupe la successiva Missing, brano comunque magico e molto ambientale, così come Tides punta di diamante del lavoro che al primo ascolto ho rimesso da capo ripetutamente ogni volta che finiva.

Unfold è probabilmente il brano più complesso ma già la successiva Swept Away rapisce immediatamente e mi fa innamorare sempre più di questo album.

Chiude la ballad Our Song.

Una conferma ancora più convincente dell’album d’esordio per questo trio londinese che vi consiglio di non perdere se siete amanti dell’indietronica e delle atmosfere ambientali. Da ascoltarvi in ogni caso se siete appassionati di bella musica.

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Fabio Busi
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