Howe Gelb & A Band of Gypsies: Alegrìas

Nuovo disco solista per Howe Gelb, songwriter americano noto per i trascorsi con Giant Sand, abili cantori del desertico sud degli States, in chiave root rock

Howe Gelb & A Band of Gypsies

Alegrìas

(CD, Fire)

Rock, Flamenco

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Howe Gelb & A Band of GypsiesNuovo disco solista per Howe Gelb, songwriter americano noto ai più per i lunghi trascorsi con Giant Sand, abili cantori del desertico sud degli States, in chiave root rock. Come sancisce l’intitolazione del platter, Gelb è accompagnato in questo nuovo Alegrìas, da un gruppo di musicisti gitani, fra cui spiccano il virtuoso chitarrista Raimundo Amador, già sentito con big come Bjork e BB King, e Fernando Vacas.

E se sulla carta la sintesi fra il rock cantautorale americano e il flamenco può apparire dubbia e azzardata, Gelb riesce efficacemente nell’impresa, preservando da un lato l’espressività tipica della sua personalità artistica, dall’altro la credibilità dell’apporto stilistico del flamenco, che suona comunque genuino e originale anche in questo particolare contesto.

La sua profonda voce da crooner, come un Waits meno abusato dalla vita, emerge dalle ricche ed estrose partiture chitarristiche, raccontando come al solito moderne storie di terre di confine. Dalle vaste pianure dell’Arizona, battute dal sole e sferzate dal vento, all’altrettanto cocente Andalusia, questi i due cuori geografici che battono in Alegrìas, concepito e registrato a Cordoba.

Delle 13 tracce presenti 9 sono riletture di brani dei Giant Sand, opportunamente rielaborate in chiave flamenco, di modo da ottenere nuovo slancio e nuova personalità (Uneven Light Of Day, Notoriety, Blood Orange). I brani composti dalla band per l’occasione puntano logicamente ancor di più sul lato spanish, soprattutto in The Ballad Of Lole Y Manuel, ma anche sul virtuosismo interpretativo (Cowboy Boots On Cobble Stone).

Dopo 25 anni di carriera Howe Gelb non deve certo dimostrare niente a nessuno, e la naturalità, la tranquillità che stanno alla base di questo progetto sono infatti fra i suoi maggiori pregi, in quanto non conducono a nessuna forzatura, ma solo alla genuina passione di un gruppo di musicisti raminghi e pellegrini, geograficamente e artisticamente, che hanno fortunatamente ceduto alla voglia di incidere un loro incontro, dal sapore molto free, molto jam-session.

L’ipotetico connubio fra american root-rock e spanish flamenco è dunque pienamente riuscito, e si attesta come nuovo successo nella corposa e variegata discografia di Gelb, di certo uno dei musicisti contemporanei americani più interessanti.

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