Franz Ferdinand: Right Thoughts, Right Words, Right Action

Un grandissimo ritorno per i Franz Ferdinand. Right Thoughts, Right Words, Right Action è uno degli album migliori di questo 2013

Franz Ferdinand

Right Thoughts, Right Words, Right Action

(CD, Domino)

indie rock

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Dopo quattro anni di assenza tornano i Franz Ferdinand con un album più fedele al sound degli esordi di quanto non lo fosse l’ultimo Tonight: Franz Ferdinand.

Se c’è una cosa di cui si deve dar atto ad Alex Kapranos ed alla sua band è di aver forgiato uno stile riconoscibilissimo, un vero e proprio marchio di fabbrica impresso dall’inizio alla fine delle loro canzoni. Ogni loro brano ha infatti il pregio/difetto di essere immediatamente ricondotto alla band e già al secondo ascolto sembra di conoscerlo da una vita.

Così è anche in questo  Right Thoughts, Right Words, Right Action e si sente sin dalle prime note della traccia d’apertura Right Action che in breve tempo diventerà un classico riempipista della band gallese.

Evil Eye porta un tocco di funk/disco anni ’80 che passa quasi incolore al cospetto della seguente Love Illumination, secondo estratto dall’album e altro anthem sicuro di questo nuovo lavoro, con un organo che si imprime nella mente insieme al ritornello.

Dopo un pop molto orecchiabile come quello di Stand On The Horizon e Fresh Strawberries un brano molto influenzato a mio parere dalla musica di Kinks ed Animals, si arriva alla punta di diamante dell’album.

Bullet è il perfetto inno indie rock che ogni band vorrebbe scrivere. Il brano perfetto per melodia, velocità, carisma. Franz Ferdinand al 100%. Dopo un brano del genere Kapranos e soci virano di sonorità con Treason! Animals, pezzo farcito di hammond anni ’60. Sullo stesso filone resta la seguente The Universe Expanded che apre a Brief Encounters, brano forse troppo affine alle prime cose dei Blur.

In chiusura Goodbye Lovers & Friends, perfetto saluto per un album che potrebbe aumentare ancor più il seguito già numeroso dei Franz Ferdinand.

Probabilmente il migliore album dopo l’omonimo esordio del 2004. Imperdibile.

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Fabio Busi
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