Aura: Si Avvicina Lunedì

Testi diretti, melodie semplici e trame chitarristiche di grande impatto: la ricetta degli Aura

Aura

Si Avvicina Lunedì

(Cd, Forears)

indie

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aura-si-avvicina-lunediGli Aura sono un gruppo bolognese, ma tutti i suoi componenti provengono da città diverse. I 4 membri, ovvero Ugo Cappadonia (voce, chitarra), Oliviero Fella (chiarra, voce), Andrea Tabanelli (basso) e Paolo Urbano (batteria) hanno da poco pubblicato il loro album d’esordio Si Avvicina Lunedì, a distanza di 3 anni dall’EP autoprodotto Problematiche Lontane.

La band nasce nel 2004 da un gruppo, i Rain, già attivi dal ’97. La svolta arriva quando gli Aura partecipano e vincono nel 2006 la manifestazione musicale Rock Targato Italia, uno dei più importanti concorsi per artisti emergenti. Alcuni mesi dopo sono invitati da Red Ronnie al suo Roxy Bar, e negli anni a seguire condividono il palco con molti nomi importanti del panorama musicale italiano (Marlene Kuntz e Giorgio Canali per citarne due).

Le 10 tracce che compongono il loro lavoro sono all’insegna del pop rock nostrano con riferimenti d’oltremanica, in particolare al periodo brit-pop dei primi anni ’90.

La traccia che apre il disco è La Forma Della Mia Faccia, una ballata incalzante sostenuta da archi. Segue Quanto Ci Costa, il loro brano più orecchiabile, che contiene uno degli assoli più riusciti dell’album (non a caso è il primo singolo estratto). La tenera Doveva Andare Così rimanda all’amore giovanile vissuto con rassegnazione, non senza un pizzico di rimpianto. Il livello delle canzoni si alza grazie alla chitarra gilmouriana di Rosa Rossa Al Veleno (forse la loro canzone migliore). Con lo slide di ConsumAzioni si respirano atmosfere distese e intime, che si fanno malinconiche nella traccia acustica senza titolo che chiude l’album.

Il melodismo inglese trova armonia con i testi semplici e diretti di Ugo (autore di tutti i testi). Se da una parte si può accusare il gruppo di scarsa originalità, dall’altra non si può non apprezzare la cura delle chitarre (in particolare quella di Oliviero, che tra riff e assoli di livello evita la noia all’ascoltatore).

 

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