Amelie Tritesse: Cazzo Ne Sapete Voi Del Rock And Roll

Ironico e sovversivo, l’esordio del combo abruzzese mescola parole e suoni, musica e fumetti di inaspettata freschezza. Cazzo Ne Sapete Voi Del Rock And Roll è un energico read’n’rock di provincia, da leggere ad alto volume e da ascoltare anche con gli occhi

Amelie Tritesse

Cazzo Ne Sapete Voi Del Rock And Roll

(Cd+libro, Interno 4 Records/NdA Press)

rock

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https://youtu.be/Rphy-RMvLyA

Al contrario della sua omonima ispiratrice parigina, Amelie Tritesse non abita in una realtà fantastica e satura di colori. Non sbatte i suoi occhioni languidi e non si scioglie davanti al grande amore. Vive ai margini dell’impero ed è da lì che arrivano le sue storie, i suoi racconti di vita. Quello che ha da dire ce lo sbatte dritto in faccia, senza tanti complimenti. Anzi, prendendosi e prendendoci pure un po’ per il culo (per intenderci, prestate attenzione a Le 2 Sofia…).

Amelie Tritesse non è una semplice band musicale. E’ il moniker dietro al quale si cela una vera e propria crew di giovani creativi sfrontati e ribelli. E’ un progetto made in Abruzzo al cui interno si mescolano musica e fumetti, letture e canzoni. E Cazzo Ne Sapete Voi Del Rock And Roll è il primo frutto che vede ora la luce, composto da un cd con dieci tracce ed un libro illustrato di sessantaquattro pagine.

Quello al quale Manuel Graziani, Giustino Di Gregorio, Paolo Marini e Stefano Di Gregorio danno vita è un energico read’n’rock di provincia inserendosi a pieno titolo nel solco tracciato a suo tempo dai Massimo Volume e proseguito oggi dagli Offlaga Disco Pax. Più sarcastici dei primi, meno ideologici dei secondi, i testi narrati in italiano e supportati da alcuni brani in inglese risultano credibili e seducenti. Senza guardarsi troppo indietro e, soprattutto, senza perdere il gusto di riderci sopra, raccontano di vita passata, di cassette da ascoltare in macchina di notte, di saggezze fugaci, di nonni, bestemmie e bermuda coloniali, di sudarelle adolescenziali, di precariato. Piccole storie di grande umanità sorrette da un sound malleabile che alterna momenti lievi ad altri più spigolosamente rock, atmosfere sintetiche ad intimità folk, chitarre distorte e pianoforti acustici.

Un lavoro da leggere ad alto volume e da ascoltare anche con gli occhi grazie alle belle illustrazioni del fumettista pescarese Fabrizio Pluc Di Nicola che regalano colore e spessore (seppur bidimensionale) ai personaggi che lo popolano. Parole, immagini, suoni a cui prestare attenzione. Soprattutto da parte di chi, di rock’n’roll come della vita, crede da sempre di saperne qualcosa.

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Ivan Masciovecchio
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