Orchestra In-stabile Dis/accordo: Live At Mikalsa Vol. 1

Esordio scoppiettante per questo combo atipico e variabile. Live At Mikalsa Vol. 1 è improvvisazione pura, …freejazzpunkinglese… made in Sicilia, scheggia impazzita tagliente e graffiante, sperimentazione sonora e voglia di libertà

Orchestra In-stabile Dis/accordo

Live At Mikalsa Vol. 1

(Cd, Fitzcarraldo Records)

free jazz

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Orchestra In-stabile-DisaccordoTutto nasce tra i vicoli stretti del quartiere Kalsa di Palermo. E’ lì, infatti, che nel 2006 prende forma e sostanza l’Orchestra In-stabile Dis/accordo, grazie all’intraprendenza di Luca Lo Bianco e Francesco Guaiana, musicisti e compositori siciliani pervasi dall’idea (folle?) di un’altra musica possibile. Loro complice, Lorenzo Quattrocchi, storico gestore e mastro birraio del MiKalsa Bar il quale offre loro riparo, condivisione ed un luogo fisico e spirituale in cui dar vita ad insolite jam session e dove, a distanza di tre anni, viene registrato Live At Mikalsa Vol. 1, disco d’esordio di questo anomalo ensemble concepito come un open space in cui crescere e svilupparsi insieme.

Realizzati da un organico variabile composto da circa quindici elementi, gli otto pezzi, vere e proprie performances artistiche e musicali, fanno dell’improvvisazione il proprio tratto distintivo.

Sebbene siano diversi i maestri musicisti impegnati nell’alternata conduzione estemporanea delle diverse tracce, il risultato finale risulta un lavoro unico e compiuto, capace di sopportare anche l’inevitabile calo emotivo che sempre si verifica nel riproporre artificialmente su supporto magnetico le atmosfere uniche di un live.

Le musiche seguono traiettorie sghembe e deliziosamente in dis/accordo, spaziando tra tensioni funkeggianti, onomatopeici riverberi jungle, crepuscolari e contrastanti riflessioni melodiche, arricchite e completate da ironici inserti di struttura teatrale, grazie alle tragicomiche storie raccontate dall’attore Davide Enia.

Live At Mikalsa Vol. 1 è un piccolo concentrato di suoni e parole altre, che rompe gli schemi e rinnova i parametri ed i perimetri di un’offerta culturale che vola alto, forse fin troppo. Alla larga i puristi della tradizione. Qui ci si contamina di buona vita e non si ha paura di rischiare.

Completa la tracklist un video della giovane documentarista palermitana Marta Tagliavia.

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Ivan Masciovecchio
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