Nitzer Ebb: Industrial Complex

Per tutti gli appassionati dell'elettro-industrial tornano a 15 anni dall'ultimo album di inediti i Nitzer Ebb. Un grande imperdibile ritorno impreziosito da Martin Gore

Nitzer Ebb

Industrial Complex

(2Cd, Indie Europe/Zoom)

elettronica, industrial

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In attività dal lontano 1982, i Nitzer Ebb durante la loro carriera quasi trentennale hanno pubblicato una decina d’album fra inediti e raccolte; questo Industrial Complex esce ad esattamente 15 anni dall’uscita dell’ultimo album di inediti Big Hit risalente al 1995.

Paladini dell’elettro-industrial i Nitzer Ebb sono spesso stati legati da un doppio filo con i Depeche Mode, prima facendo da spalla agli stessi nel 1987, poi facendo produrre nel 1989 il loro album Belief da Flood (che ha prodotto anche questo album) che all’epoca collaborava col gruppo di Dave Gahan. Spesso e volentieri i Nitzer Ebb acompagnarono in tour i Depeche Mode, i quali a loro volta indossarono durante i live magliette di supporto alla band capitanata da Douglas McCarthy e Vaughan Harris.

Dopo diversi anni di sosta che li hanno visti collaborare con artisti del calibro di Client, Marilyn Manson, Smashing Pumpkins e Bush, escono con questo Industrial Complex: un album che riporta in auge un gruppo molto seguito in ambito elettronico.

Dopo l’iniziale Promises caratterizzata da un sound molto LCD Soundsystem, l’album presenta immediatamente un pezzo da 90: Once You Say è dotata di un tiro incredibile e presenta “casualmente” come guest voice Martin Gore dei Depeche Mode.

Si prosegue con Never Known, brano migliore dell’album, presente anche nella soundtrack di Saw VI, che si distingue per un alternarsi di toni cupi a toni rabbiosi. Going Away incanta con le sue atmosfere pacate e sognanti.

Hit You Back è un altro probabile singolo, con sonorità molto elettro-UK, da estrarre da questo Industrial Complex, mentre con  Payroll si entra in territorio Nine Inch Nails.

Stessa sorte tocca a My Door Is Open che sembra quasi un Reznor-clone.

L’ambient di I Am Undone introduce all’elettro-trash di Kiss Kiss Bang Bang ed alla conclusiva Travelling che conferma lo stato di forma dei Nitzer Ebb.

Nel secondo cd troviamo versioni remix di alcuni brani dell’album, fra i quali spiccano la versione di I Am Undone remixata da Christopher Kah, il remix di My Door Is Open ad opera del Dj francese Terence Fixmer e Once You Say in 6 versioni differenti che vanno dalla balearic alla trance e ancora dall’elettronica pura alla minimal.

www.nitzerebb.com

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Fabio Busi
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