Montmasson: recensione di Un’eredità

Daniele Nava, in arte Montmasson, riflette sul tema della memoria, preoccupandosi dell’impronta che lasceremo nella storia di questo pianeta.

Montmasson

Un’eredità

folk, canzone d’autore

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Montmasson Un'eredità recensioneIl cantautore Daniele Nava pubblica il suo album d’esordio con lo pseudonimo Montmasson. Un nome colto per caso su una lapide del cimitero di Verano, che però dopo una piccola ricerca risulta anche essere il cognome dell’unica donna a partecipare alla spedizione dei Mille.

Con Un’eredità l’artista dà forma concreta alle proprie domande, guardando al passato come a un vecchio saggio da cui apprendere per gettare i semi di un futuro migliore.

Un’eredità è composto da 9 tracce fortemente intimiste incentrate sul tema della memoria, nate dalle riflessioni di un uomo che da tempo si interroga sull’impronta che lasceremo nella storia di questo pianeta, e che si chiede quale insegnamento abbiamo compreso e se saremo in grado di trasmetterlo alle generazioni future. Questo ‘tormento’ interiore si traduce in un tappeto musicale essenziale, privo di sovrastrutture, espressione diretta dei suoi sentimenti.

All’interno del disco spicca anche la rilettura della canzone L’umana nostalgia di Claudio Rocchi, già proposta all’interno del progetto “Tutto quello che ho da dire – un tributo a Claudio Rocchi” del 2017.

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Simona Fusetta
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