Miss Fraulein: The Secret Bond

In questo disco dei Miss Fraulein, The Secret Bond, c'è di tutto, mille e mille influenze, ben armonizzate, senza cadere nel plagio o peggio ancora nella brutta copia

Miss Fraulein

The Secret Bond

(Cd, Mk Records)

alternative rock

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Un bel disco dal Sud Italia, belle canzoni in inglese che non cercano sonorità nel repertorio folk italiano (cosa che sta diventando la regola e come le cose che si ripetono, dopo un po’ diventano noiose).

In questo disco dei Miss Fraulein, The Secret Bond, c’è di tutto, mille e mille influenze, ben armonizzate, senza cadere nel plagio o peggio ancora nella brutta copia: psicadelia, pop, progressive, XTC, Beatles, King Crimson, non sono sufficienti a coprire tutto l’arco costituzionale del rock al quale hanno attinto e del quale si sono nutriti i “nostri”.

Ogni canzone ha una sua impronta genetica che la caratterizza, piacevolmente. Anche la voce mi ricorda un incrocio tra Michael Stipe ed Eddie Vedder! Con questo non voglio togliere niente al gruppo, che giustamente produce musica sulla base di quella con cui sono cresciuti i suoi componenti.

La produzione del disco è di altissima qualità, i suoni sono pulitissimi e non c’è mai un momento di confusione.
Su undici brani, però, almeno uno delude un po’, See You Men, il brano che si ispira forse alla tradizione più blues, oserei dire hard blues, senza però arrivare ad un risultato originale.

I ragazzi calabresi hanno fatto un ottimo lavoro, riuscendo a fare un’ottima sintesi della storia del rock moderno, senza essere banali.
Bisogna certo aggiungere una cosa: vista la miriade di influenze presenti nell’album, qual è il vero suono dei Miss Fraulein? Qual è la parte delle canzoni, dei suoni, che caratterizza il disco? Ad ogni modo, The Secret Bond rimane un disco ottimamente suonato, con un sacco di idee e ben prodotto. Mica roba da poco!

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