Miles Davis, una monografia

La bella monografia di Federico Scoppio guida per mano il lettore alla scoperta dell'universo dell'immortale trombettista, alla scoperta della vita e, soprattutto, delle opere

Federico Scoppio

Miles Davis

(Libro, Editori Riuniti, collana Legends)

8/10

La monografia curata da Federico Scoppio è davvero ben fatta. Si inizia con la storia, divisa in “episodi” (Prologo, Sulle orme di Bird e Diz, Cool Miles, Prestigio e Fama?, The Quintet, Gil Evans, La Quiete dopo la tempesta, Giovani forze, Elettrico e Psichedelico, Pugni e Funk, Basta tornare, La fine di un incubo).

Non è stato facile per l’autore raccontare l’essenza di un personaggio che non è mai sceso a patti con la vita.

Leggendo il libro si capisce del perchè Miles Davis è stato grande per la storia della musica. Tutti i più grandi hanno suonato con lui: Charlie Parker, Gil Evans, Jimmy Jones e Sarah Vaughan, Bill Evans, George Coleman fino Dave Holland e Chick Corea e tantissimi altri mostri sacri del jazz.

Ha sperimentato tutti i generi musicali, toccando vette di creatività superlative ad altri meno monumentali.

Il libro è composto, oltre che della storia, anche di un “autoritratto” nel quale si possono scorgere bei momenti di vita e di coerenza del grande Davis.

Ottima la parte dedicata alla discografia ufficiale. Tantissima musica….tanta soprattutto quella che ci ha lasciato.

Altrettanta ben fatta e curata nei particolari la sezione dedicata agli eredi, dove scopriamo con piacere che anche in Italia ha lasciato il suo segno, con artisti di grande valore artistico quali Enrico Rava e Paolo Fresu.

“La musica per me è sempre stata una sorta di maledizione perché ho sempre sentito una spinta irrefrenabile a suonarla. E’ sempre stata la cosa più importante della mia vita e lo è ancora. Viene prima di tutto” (Miles Davis, L’autobiografia).

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